The longest nite (Aau dut)
di Patrick Yau, 1997
A detta di molti, una delle migliori produzioni della Milkyway di Johnnie To – che qui è produttore, ma se il nome nei titoli viene per ultimo e ben separato dai precedenti, ci sarà un motivo – è una breve ma significativa caccia all’uomo dagli echi hitchcockiani, con Tony Leung prima severo poliziotto torturatore e corrotto, poi vittima di una trappola preparata con dovizia di particolari da qualcuno che lo vuole incastrare e/o vedere morto. Dall’altra parte – ? – della barricata, il solito splendido Lau Ching Wan, qui con testa rasata e palletta rimbalzante, e i due protagonisti sono "come quella palletta: dove andiamo e cosa facciamo non lo decidiamo noi".
Un gioco al massacro – in tutti i sensi – che parte come un normale noir hongkonghese ma violentissimo e visivamente sorprendente, prosegue come un imponente duello virile a due – con i soliti splendidi tempi morti della fucina di To: vedasi il dialogo nella cella – arriva al finale passando per una citazione di Welles che diventa quasi metafisica nel suo svolgimento per poi concludersi con un finale tanto scioccante e nichilista quanto quello di un’altro film di Yau per To (Expect the unexpected), non altrettanto coinvolgente per chi scrive, ma comunque durissimo e dalle serie implicazioni teoriche.
Bello da matti.
post in attesa:
anticipo: da queste parti è piaciuto davvero moltissimo. spero di riuscirne a scriverne oggi.
Un vecchio post di gokachu mi aveva fatto venir voglia di vederlo, poi me n’ero dimenticato. Rimedierò mai?
A proposito di Cronenberg: hai sentito che simpatico doppiaggio hanno messo a Viggo Mortensen? pare Davide Garbolino di Italia 1…
sì, il doppiaggio è orrendo. si cerca come al solito di prescindere.
mi manca..lo devo vedere…hardware permettendo
a me e’ piaciuto piu’ longest nite di expect: cast ristretto, location terrificanti… longest nite e’ emotivamente molto piu’ coinvolgente: di expect e’ conturbante il finale, qui il finale e’ atteso, prevedibile eppure palpitante e di quelli che ti fanno agitare per l’eccitazione.
“never be too smart”.
Grande film.
Grande battuta finale, una delle migliori, schiette, concise e agghiaccianti della storia.
lonchaney redivivo
Il doppiatore di mortensen è il solito pino insengo. o almeno così mi è parso…e secondo me non è poi malaccio
Andrea
per il post su A History Of Violence (visto venerdì) e su King Kong (che mi sto recando or ora a vedere, con grande giubilo dei miei sensi), prego attendasi mercoledì o al più tardi giovedì.
a presto a tutti. vi amo.
kekkoz
eh, io mi ero un po’ preoccupato. Non vedere kekkoz nella rete per più di due giorni è grave.
Ciaoo Rob
Ciaooooo ti pregoooo devi salvarmi dal reality le stelle 2 mi hanno mandata in nomination
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scrivendo ^SALVO IPPOPOTAMA^
ti pregooo fallooo la mia missione nel realityyy ancora non e’ finitaa hahahaahah vojonooo buttarmiii fuori questi maledettiii salvami ti pregooo gggraziee gggrazieee gggrazieee mmmuakkkkk :******
Sta ippopotama spamma ma ha un nick simpatico, quasi quasi la salvo.
spammo clamorosamente… dai un occhio al mio post del 21 dicembre? confido che almeno tu me ne becchi qualcuno…
Misato-san