[FEFF8]
Rampo Noir,
TAKEUCHI Suguru, JISSOJI Akio, SATO Hisayasu, KANEKO Atsushi, 2005,
erotic/horror omnibus, Italian Premiere
Un film formato da quattro episodi, ispirati ai racconti e alle opere dello scrittore eroguro novecentesco Edogawa Rampo, che condividono alcune isotopie (lo specchio, per esempio) e la presenza del nostro caro Tadanobu Asano.
Mars canal è diretto da un regista di spot, e si vede. Muto, è un oggetto inclassificabile e di estrema brevità, affascinante – anche perché c’è sempre in campo il culo di Tadanobu Asano – ma quasi inesistente nell’economia del film.
Mirror hell è dello stesso regista di A watcher in the attic, e si vede: anche qui la cinepresa gli è caduta per terra ed è rimasta storta. Decine di specchi in campo non bastano a fare un film per intellettuali, quattro gocce di cera sul petto di una donna nuda non bastano a perturbare, e anche se qualche idea buona c’è – la sfera-specchio, ma credo sia merito di Rampo – tutto affoga nella noia. Al secondo suo film che vedo, già odio Jissoji come il mio peggior nemico.
Caterpillar è il film dell’ospite del festival, Sato. Già meglio: almeno si cerca di turbare il pubblico come si deve: la donna che per non far andare il suo uomo in guerra lo trasforma in un bruco senza arti è roba da lasciarci il fegato. Peccato che invece il "film" abbini con difficoltà la sua anima sporca e disgustosa con una messa in scena fighetta e – in realtà – controllatissima. Inoltre, pesante come un mattone in fondo all’intestino. Mezza delusione, ma non è certo da buttare.
Crawling bugs, l’episodio del mangaka Kaneko, è un invito a nozze per un nippofilo. Ci sono tutti gli elementi che farebbero felice qualsiasi otaku: stanze coloratissime, musica jazz di contrasto, violenza estrema ma stilizzata e parodica, grotteschi head-fucking, Tadanobu Asano in mutande. Mi rendo conto che è una cosa costruita "a tavolino", ma è costruita davvero bene. Personalmente, ne sono uscito pazzo. Bellissimo.