La casa del diavolo (The devil’s rejects)
di Rob Zombie, 2005

"What’s the matter, kid? Don’t ya like clowns? Why? Don’t we make ya laugh? Aren’t we fuckin’ funny? You best come up with an answer, cos I’m gonna come back here and check on you and your momma and if you ain’t got a reason why you hate clowns, I’m gonna kill your whole fucking family."

Tutto potevamo aspettarci dal sequel di un film come La casa dei 1000 corpi, ma non questo. Nemmeno se avvertiti preventivamente. Avete presente quelle sequenze strabilianti – come quella celeberrima dell’incontro tra la famigliola e i poliziotti fuori dalla casa – che nel film precedente facevano sospettare che sotto al lavoro di rielaborazione iconografica fatto da Zombie, comunque riuscitissimo per quanto mi riguarda, ci fosse ben altro? Ecco, The devil’s rejects, che sterza con forza e trasforma il seventies-gore di House of 1000 corpses in qualcosa di completamente diverso, è tutto ma proprio tutto a quel livello.

Prima di tutto da un punto di vista plastico, perché il film è visivamente fantastico, girato, fotografato e montato rielaborando ancora materiali e atfmosfere del cinema americano indipendente di una volta, eppure senza mai dare la sensazione di uno stile derivativo nemmeno quando il cinema di Arthur Penn o Sam Pekinpah viene richiamato alla mente nel modo più palese. Anzi, Zombie trova una sua dimensione personalissima, e altrettanto potente, tra fermi-immagine e ralenti, inquadrature strettissime e angoscianti sui volti sporchi, strade e campi ripresi sovraesponendo la luce ma mai cedendo alle tentazioni iperrealiste. E’ nato un nuovo grande regista americano?

Ma il film è ancora più sorprendente per questioni più prettamente semantiche, come i temi sollevati dalla sceneggiatura magistrale dello stesso Zombie, fatta di dialoghi perfetti – da segnalare le puttane-androidi e i chickenfucker, per citare quelli in odore di cult – di una linearità sequenziale impressionante, e di un senso della dissacrazione deviato e anarchico che non scade mai però nello sberleffo. In campo ci sono poi sia toni ironici (la scena incredibile del critico cinematografico che odia Elvis) che tragico-epici (lo scontro nella casa in fiamme tra il bene e il male: fate voi), amalgamati alla perfezione tanto che si ottengono entrambi gli effetti, e spesso contemporaneaente: mette a dura prova lo spettatore, sia per l’etica del contenuto che per quella del significante.

Fino ad arrivare alla conclusione, che è tra le cose migliori viste nel cinema americano negli ultimi anni, una sorta di finale triplice che porta alle estreme conseguenze i continui ribaltamenti prospettici e i contrasti del film. Lirico e indimenticabile. Altro che il "solito horror" che la distribuzione italiana cerca di spacciare per raccimolare due lire in più: The devil’s rejects è un film che sfugge alle convenzioni di genere, che affascina e inquieta e che non perde un colpo, ma non solo.

E’ un viaggio tesissimo e violento, on the road fino alle estreme conseguenze, nelle profondità e nell’abisso dell’incubo americano. Da roba del genere si potrebbe rifondare da capo una nuova New Hollywood: speriamo che non venga sottovalutato e dimenticato.

Inquietato dalle notizie sui tagli della versione italiana, persino più imbecille del solito (si può leggere di cosa si tratti nei commenti di questo post ad opera di Coma, che le ha viste entrambe), ho preferito recuperare la versione originale. Alla quale quindi fa riferimento questo post.
Ne è valsa decisamente la pena.


La versione originale del film si può comprare a pochissimi euro qui su play.com. Se siete proprio dei golosi, c’è anche l’edizione speciale.

26 Thoughts on “

  1. “La versione originale del film si può comprare a pochissimi euro qui su play.com.”

    Pensa che c’è anche chi, animale e porco, la compra a zero euro da BitTorrent con tanto di consegna a domicilio.

  2. animale e porco.

  3. prima mentre giravo per la strada ho pensato “e visto che in dvd esistono due versioni, la normale e la unrated” io avessi visto senza saperlo la versione unrated e quella italiana fosse l’altra versione? cioè niente tagli ma solo la versione uscita in sala in usa? accipicchia, ora il dubbio mi attanaglierà, verrebbe quasi da comprarsi il dvd della versione normale per capire.

    (coma)

  4. su, qualcuno si compri la versione normale su play e faccia sapere se c’è il pompino o meno, è una questione importante.

    (coma)

  5. Pare che il pompino ci sia, ma dura solo 6 minuti rispetto ai 23 della versione primigenia.

  6. Un pompino di 23 minuti, a meno che non te lo faccia Giorgio Tosatti, non può esistere.

  7. Scaricato da MiniNova (DVD-Rip) era lungo e pesissimo: penso quindi si trattasse della versione unrated.

  8. Non passerà inosservato… film davvero immenso… e il finale… bè, il finale… non ho parole… da lacrime…

  9. Questo, per me, è IL FILM dell’anno, e non solo. Salto la versione italiana a piè pari (anche se mi dispiace perchè vederlo al cine dev’essere magnifico) e mi rivedo, per la millesima volta, il fantastico doppio dvd unrated usa. Da avere.

  10. utente anonimo on 15 maggio 2006 at 16:43 said:

    Questo film è grandioso! La cosa che mi lascia sempre disorientato nei film di Zombie è il significato, ciò hce vuole dire, dove vuole arrivare: nella presa di posizione non è mai definitivo; chissà se per scelta o per paura. Poi a volte si ricicla nelle scelte stilistiche! Peccato! Anche per un pò di approssimazione nel prefinale e per i dialoghi dal sapore leggermente tarantiniano. Ma resta un film superiore!!!

  11. Approssimazione nel prefinale? Ma come?

  12. compra la versione unrated kekko! io vado a vederlo al cinema….se dici che faccio male fammi uno squillo prima delle 18.

    rod zombie, mon amour

    -EM@

  13. utente anonimo on 16 maggio 2006 at 14:49 said:

    beh il quarto elemento della famiglia che spunta giusto per salvare la sorella, mentre era stato trascurato completamente durante il resto del film non è una grande trovata né una svolta ponderata al meglio…

  14. utente anonimo on 16 maggio 2006 at 14:51 said:

    private

    che cazzo tutta questa interattività mi fa sudare…alle 18 vado, ma il tipo qua in intermezzo che commenti lascia. bello la quadratura del cerchio……….

  15. invece a me è piaciuta molto, la trovata. altrove l’avrei trovata un po’ forzata, ma qui no, proprio per la sua qualità di puro deus ex machina.

    se poi lo vediamo alla luce del ribaltamento dell’opposizione bene/male dio/diavolo è anche più affascinante.

    un diabolus ex machina?

  16. Ma mica tanto, perché poi ride ben chi ride ultimo (Dio? o i Diavolo?)

  17. le continue chiose delle sequenze con sberleffo (immorale) che capovolge un’apparente linearità sono alcune delle cose che mi sono piaciute di più. mi ricordavano molto il cinema americano degli ’70.

  18. D’accordo con te kekkoz. Dimmi, meglio play.com che amazon??? Perché?

  19. boh, mi piace di più play.com. a parte che è inglese quindi nessun problema di regioni (e tu mi dirai, allora amazon.co.uk?), comunque ci sono moltissime offerte…

    ma soprattutto, le spese di spedizione sono sempre incluse nel prezzo. non è poco.

    ciao emanue’!

  20. Ho ordinato su Amazon.uk, mi pare costasse meno… Comunque terrò presente play.com visto che ci sono offerte! :o) Ciao!

  21. Tralascio qualsiasi considerazione sul film (diciamo che, nonostante cose notevolissime, ho delle riserve che non mi fanno partecipare all’entusiasmo quasi generale.. dovesse fottertene qualcosa sai sempre dove trovarmi..) per lasciare un commento nerd. Questo. Non capisco, proprio no, fin dai 1000 cadaveri stipati nella deliziosa casa Firefly, perchè mentre tutti i membri dell’allegra famiglia sono sozzi, unti e bisunti come maiali che si rotolano nella melma più melmosa la figona (ma detestabile) Baby debba sfoggiare sempre (tranne nel finale, e ci mancherebbe) carnagione immacolata e chioma da premio Wella. Dico, mica perchè è la signora Zombie? Ad ogni modo, sembra sempre sul punto di intonare l’ultimo hit dei Black Eyed Peas, altro che metallo pesante. ^^

  22. Definire questo film “fantastico” è… Non lo so, ma di certo il film non è minimamente all’altezza del precedente! Storia inconcludente, finale scontato, pochissime scene degne del filone a cui il film dovrebbe appartenere (la scena in cui la donna viene investita dal camion sembra rubato da uno “Scary movie” a caso… Non ho mai riso così tanto!)… Mi aspettavo molto, ma mooooolto di più! L’unica cosa da salvare: la colonna sonora…

  23. sbedeng, clang, boing (Rob cade dalle scale).

    ciaoo Rob

  24. sbaraquack

    (kekkoz si tuffa nelle monete)

  25. utente anonimo on 26 giugno 2009 at 10:24 said:

    Visto ieri sera, mi è piaciuto.

    Versione italiana, non ho visto nessun pompino, nè di 6 nè di 23 minuti, perchè?

    Trovo molte analogie con Dal tramonto all’alba: il confronto tra i criminali e le due coppie in hotel, il fatto che li portano via col furgoncino, l’arrivo nel locale della perdizione.

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