Bullets over summer (Baau lit ying ying)
di Wilson Yip, 1999

"Dobbiamo bere 8 bicchieri d’acqua e dormire 8 ore al giorno. Non dobbiamo fumare troppo e bere troppo vino. Non dobbiamo dormire troppo. Dobbiamo fare visite mediche regolarmente. Non dobbiamo attraversare la strada con il semaforo rosso. Non ci si deve sposare dopo i 30 anni. Non dobbiamo incrociare le gambe quando stiamo seduti. Dobbiamo spegnere il cellulare quando guardiamo un film. Non c’è niente che si possa o non si possa fare."

Dopo una serie di film di genere (prevalentemente horror) che non hanno avuto un grande riscontro tra gli appassionati, il settimo film di Wilson Yip è invece considerato dagli amanti dei film di Hong Kong – quasi sempre accorpato al suo successivo Juliet in love – tra i massimi risultati del cinema dell’ex-colonia nello scorso decennio.

Cosa rende tanto speciale Bullets over summer? La domanda, per quanto corretta, è pleonastica. Perché non è necessariamente una pietra miliare sotto il punto di vista produttivo (si rifà in qualche modo ai film coevi della MilkyWay, creando una sorta di "diversione laterale di genere" altrettanto anarcoide e recuperando le atmosfere malinconiche del primo Wong Kar-wai) o linguistico – dove comunque eccelle grazie alle doti rare di Wilson Yip, peraltro mai spocchioso nella messa in scena, ma morbido e preciso, anche se non si risparmia virtuosismi (la scena della moneta), ma grazie soprattutto alle intepretazioni degli attori e allo scavo psicologico dei personaggi (per entrambe le cose, enorme Francis Ng).

No, la sua bellezza è più inconscia: è piuttosto un film che conquista e che spiazza senza che uno se ne accorga. Credi che sia un noir bloodshed e ti ritrovi con gli occhi lucidi di fronte ad un’offerta d’aiuto, con la bocca aperta a guardare l’ultimo slancio umano di un uomo che baratta la morale con l’amore e l’etica con la sopravvivenza, a piangere di fronte ad un ultimo appello disperato nei confronti della vita e del fato. "Ci sono sempre delle cose che si possono e non si possono fare. Ho messo dentro i soldi e dovrei avere una bottiglia di soda. Le cose che voglio sono molto semplici."

Bullets over summer è la quintessenza di ciò che vorremmo sempre trovare nel cinema di Hong Kong e che, a cercarlo bene, c’è ancora. Un film che ti resta dentro, tanto ironico e leggero quanto triste, come la sensazione irrequieta di avere ancora qualcosa da dire, e da fare, nella vita – o di averle scoperte troppo tardi, la bellezza e la semplicità della vita.

Un film incredibile, che tra l’altro vola via come una piuma, e che quando è finito già ti manca.

Ce li avete cinque euro in tasca? Compràtelo.

8 Thoughts on “

  1. Eccone un altro! Un altro film che non conoscevo e che ora voglio conoscere. Ma Yip che aveva già fatto? Si chiamano tutti uguali sti cinesi.

    Cinque euro in tasca ce li ho (cioè, non adesso, che sono in pigiama a mezzogiorno e venti).

  2. scusa l’OT, gggiovane, ma jiro ti ha definito molto saputo sul destino di onde, (praticamente produttore, ti ha definito)

    ora mi rivolgo al tuo potere per sapere se c’e’ una qualche speranza che il film giunga qui nel basso piemonte..

    sentitamente ringrazio

  3. @ohdaesu: ah, studenti…

    @ava: diamine, per colpa di Friday Prejudice Onde è diventato il mio cucciolo favorito… a ‘sto punto mi toccherà vederlo!

    carissima, non ho proprio la minima idea di che destino avrà Onde nel futuro. per ora qui a bologna è uscito (è al Nosadella mentre parliamo), ma pare che abbia “una distribuzione ondivaga” (la definizione è di Violetta B.). non disperar.

  4. BioZombie (il film precedente a bullets) è uno stracazzuto capolavoro di improbabile mix di generi. e anche prima ha fatto cose carine (mongkok story tipo nel 95, e un film horror a episodi di cui l’ultimo era molto carino).
    c’è chi si straccia le vesti anche per il suo ultimo spl (sha po lang), io dal momento esatto in cui ha fatto skyline cruisers l’ho dato per morto e via. d’altronde lui stesso in quel momento ha dichiarato una cosa tipo “è impossibile continuare a trovare soldi per fare i film che voglio, a hong kong bisogna fare film di merda”. e così è stato.

  5. @coma: al di là di tutto, il miglior Yip per te è Bullets over summer? Juliet in love? Bio Zombie?

    SPL è nella mia lista-delle-cose-da-vedere.

  6. ti dirò… juliet in love penso sia il più bello, ma gli altri due li amo altrettanto (bio zombie è un film scalcagnatissimo ma… ma.)

  7. e bullets over summer l’ho visto in sala a hong kong, scegliendo a caso tra i film appena usciti. capisci bene che ti lascia un affetto particolare.

  8. Minchia, Sha Po Lang. Ecco dove l’avevo sentito ^^”

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