Impostor
di Gary Fleder, 2002

C’è stato un periodo della mia vita in cui non ho letto altro che libri (e racconti) di Philip Dick. Uno degli autori più amati e citati dal cinema statunitense (e non solo), e nonostante ciò – secondo molti – quasi mai compreso fino in fondo, o quasi sempre, in qualche modo , adattato (nel bene e nel male) agli scopi dell’uno o dell’altro regista. Strano quindi che io abbia aspettato 4 anni per vedere Impostor, uscito all’ombra del ben più noto (e ben più riuscito) Minority report. La paura superava la curiosità?

Forse sì, perché quel nome, Gary Fleder, puzza sempre un po’ di medietà (o di mediocrità, fate voi), nel riprendere il già visto e farne una specie di versione cheap (Tarantino in Things to do in Denver, Fincher in Kiss the girls), una specie di b-side non autorizzata del tormentone dell’estate. Impostor è un po’ così: non orribile o osceno, e nemmeno troppo apolitico (carattere che i dickiani più convinti additano spesso ai film ispirati all’autore), ma quantomeno inutile, e dimenticabile in fretta.

Un filmetto sci-fi senza troppe pretese, tranne l’intelligente twist finale raddoppiato che trae in inganno chi il racconto l’ha letto, e senza troppe trovate, nonché molto, troppo naif. Perché va bene fare l’orgogliosa serie-B a tutti i costi, perché va bene che Minority report è costato 100 milioni e Impostor 40 e quindi sei giustificato. Ma, in ogni caso, un tantino di stile ci vuole. Sennò davvero, povero Phil.

Una volta adoravo Gary Sinise, ora la sua faccia non la sopporto più.

6 Thoughts on “

  1. utente anonimo on 8 agosto 2006 at 10:44 said:

    Secondo me il film che rispecchia maggiormente lo spirito e la filosofia di Dick è “Screamers – Urla dallo spazio”.

    Il film è ben fatto, a parte il finale poco coraggioso e diverso dal racconto di Dick dal quale è stato tratto. C’è anche una megafiga (Jennifer Rubin). Da vedere.

    Haran Banjo

  2. beh e di Atto di Forza vogliamo parlare?

    evviva Atto di forza.

  3. A me è piaciuto anche Minority Report…

  4. anche a me, eh.

    (ci ho fatto la tesina di laurea triennale, su M.R. – il che ha contribuito non poco a soffocare il mio entusiasmo della prima ora)

  5. L’inseguimento nel centro commerciale sulle note di una versione muzak di Moon river è genio puro, passato inosservato…

  6. the impostor è un autentico capolavoro…e non c’è ironia in questa frase.Mai confrontare i libri con i film.Ogni opera d’arte ha vita propria

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

You can add images to your comment by clicking here.

Post Navigation