Falkenberg Farewell
di Jesper Ganslandt
Giornate degli autori
Non che sia il massimo della leggerezza, il film del giovane Ganslandt: racconta di un gruppo di giovani svedesi, della loro ignavia, del loro far nulla quotidiano, sornione e disilluso, della loro disperazione, di un suicidio. Il tutto alternando le immagini di un’estate, quasi-dogma ma tendenzialmente impressioniste e comunque capaci di attimi di incredibile lirismo visivo, alle pagine di diario di uno di loro, orientato versa una scelta senza ritorno. Il film è imperfetto e ingenuo nel suo tentativo di essere malickiano, ma è innegabile che lasci un segno profondo: si provino, in Italia, a fare un film sui giovani così doloroso, e insieme così semplice e immediato, su una generazione senza più un futuro che non siano le chiacchiere di convenienza in un bar per rompere l’orrore del silenzio, e della morte che si avvicina. Davvero bello.
anche io sono curiosissimo di questo film e spero che sia tra i selezionati a Milano