Yeyan (The banquet)
di Feng Xiaogang
Fuori concorso
Che Feng non fosse un regista eccezionale, che fosse uno buono giusto per le masse inerti del nuovo pubblico cinese, lo sapevamo. Ma The banquet è il tipico film di un regista commerciale che cerca di fare l’autore a tutti i costi. Se pensavate che Hero fosse vacuo ed estetizzante, resterete a bocca aperta di fronte a questo pallosissimo Amleto mandarino con una fuoriparte Zhang Ziyi in versione perfida, in cui quando non si combatte al ralenti (e maluccio, nonostante Yuen Woo-Ping), si cammina al ralenti, si parla al ralenti. Un film al ralenti. Tremendo e massacrante, dura pure 130 minuti: io sono uscito dopo un centinaio e mi sono pure chiesto perché diavolo abbia aspettato tanto a levare le tende.
Ma perchè persone senza cultura scrivono recensioni pessime su film che non capiscono e che non guardano per intero.
Ma perché persone con molto tempo libero scrivono commenti cafoni e privi di un senso della punteggiatura.