Nue propriété
di Joachim Lafosse
Venezia 63 – Concorso

Il film del regista belga Lafosse, rifacendosi ad una struttura basata sullo shock che ricorda Haneke (ma senza possederne l’eccellente rigore), e con una messa in scena che sembra fissare sul cavalletto l’impianto mobilista dei Dardenne (ma senza riuscire a commuovere a tal punto), racconta un dramma familiare con un ammirevole piglio realistico, semplicissimo eppure coerente, e dalla funzionalità ancora più impressionante grazie alle strepitose interpretazioni della Huppert e di entrambi i fratelli Renier sui piani lunghi. Impossibile dire di più evitando odiatissimi spoiler: ma è davvero magnifica la lunga sequenza in cui Jérémie Renier in primo piano ansima nascosto dietro un albero, mentre lontano, sullo sfondo, le macchine arrivano nel vialetto della sua casa.

2 Thoughts on “

  1. Con la citazione della lunga sequenza di Jérémie Renier ansimante mi sa che ti sei giocato l’”odiatissimo spoiler”. Oppure sono io che ho lavorato troppo di fantasia. ^^

  2. Tra i film visti in mostra è uno di quelli che ho apprezzato di più, come dire che è uno di quelli che non mi ha fatto dormire. Una piacevole, piccola, sopresa. Sottilmente torbido.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

You can add images to your comment by clicking here.

Post Navigation