Koorogi (Crickets)
di Aoyama Shinji
Orizzonti
Il film del regista giapponese, normalmente abbonato al festival di Cannes, storia di un anziano muto, cieco e "maialone sbrodolone" (grazie al Bada per la definizione) e della sua badante, seppure non fosse tra le cose peggiori viste in questi giorni alla Mostra, mi ha fatto perdere la pazienza dopo una mezz’ora, e ho lasciato la sala. Meglio così: ho scoperto che l’ora successiva era molto divertente, se raccontata da chi aveva avuto il coraggio di rimanere tutto il tempo.
e ti sei perso il finale copiato da La Dolce Vita con colonna sonora del finto Nino Rota, ma soprattutto l’apparizione del Pagliaccio Baraldi. Ah, il vecchio sbrodolone diventa frakettone. Vecchio, maialone, sbrodolone e frakettone.
Fmc
un ottimo sonnellino.
ma soprattutto: arari vuol dire porto in italiano… forse non so l’italiano allora.