La stella che non c’è
di Gianni Amelio, 2006

Come già nel caso di Le chiavi di casa, non sarò io certo a riversare incenso profumato sul capo di Gianni Amelio, forse perché il suo cinema non mi sa conquistare (o non mi sa conquistare più?) in modo totale. Ma proprio come nel film di due anni fa, al regista calabrese è riuscito quello che è davvero un piccolo miracolo: là era raccontare una storia di disabilità senza cadere nel facile melodramma, qui era raccontare una storia ambientata in uno scontro-di-culture scegliendo un taglio intimista che ha fatto svanire ogni rischio di svaccata politica-sociale e – anche grazie al sempre ottimo Bigazzi – ogni possibilità di cinema-cartolina.

Ovvero: con pochissime armi e pochissimi mezzi, che possono essere quelli di uno sguardo, di un saluto o di una lacrima, Amelio preferisce raccontare, più che la banale storia dell’italiano stupito di fronte ad un paese come la Cina e alle sue contraddizioni (pur facendolo in parte, e in modo eccellente), la storia di un uomo di buona volontà, e di una convinzione utopica che coincide con un ultimo e ossessivo senso possibile della vita. E la storia della donna che viaggia al suo fianco. E di raccontare questo loro viaggio (da cui traspare, senza bisogno di descriverla, tutta la loro vita) con un garbo e con una leggerezza – soprattutto considerati l’attualità del discorso e dei temi messi in campo – che potrebbero essere davvero sconvolgenti per chi è abituato ai toni nefasti della televisione nostrana (altro che film per la tv), e che sanno davvero coinvolgere, al di là dell’aridità – spesso ricercata e funzionalissima – di molte scelte stilistiche.

Poi, che Castellitto sia un gigante lo sapevamo già, ma è Tai Ling, con quella semplicità, quell’immediatezza, quello sguardo impreciso e quelle pause sofferte, a bucare, a trapanare lo schermo. Davvero un peccato, negarle il premio Mastroianni.


"Un poema allo stesso tempo socialista e anarco individualista: per questo magico."
manu, Seconda Visione

15 Thoughts on “

  1. domani o domenica il post su The Queen.

  2. ma cazzo ci facevi in radio??

  3. a me il film di amelio è piaciuto parecchio (o forse era perché visto a Venezia). Castellitto sempre gigante e il finale alla antonioni mi piace molto.

  4. beh anche a me è piaciuto… non si era capito? :-)

  5. Anche a me non sa conquistare più come una volta. Siamo cambiati noi o lui?

    Ciaoo Rob

  6. non saprei. suppongo noi. o forse i terzi.

    però ribadisco che quell’incipit era per smorzare il resto del post, che in effetti è decisamente entusiasta, e il film è molto bello.

    sono un paraculo, si sa, ma quello sì, è un problema mio.

  7. si si s’era capito… sto cercando di capire cosa volessi dire io…

    il che è molto inquietante.

  8. anche io penso che il film sia bello. Abbiamo dato le stesse pallette fra l’altro…

    Ciaoo Rob

  9. mah..film insipido come una pesca californiana (questa definizione l’ho presa in prestito da morandini a proposito di un altro film…).Senza voli e senza cadute ma mi aspettavo di meglio.

  10. cioè mi stai dicendo che sei andato al cinema a vederlo? sei definitivamente guarito? :-)

  11. diciamo che sono tornato al cinema un anno fa per oldboy (ma era un cinema all’aperto…) ma questo è il mio primo film in sala dopo 15 anni (circa):sono sempre malato di cinema (in rigorose sessioni private).Diciamo che la mia attuale ragazza mi ha pagato il biglietto..ehehehhe

  12. e tu qualche film di zanussi te lo sei visto? ;-)

    ti consiglio l’amour a mort di resnais che ho visto di recente (è stata una piacevole sorpesa anche per me)

  13. utente anonimo on 28 settembre 2007 at 21:56 said:

    La stella che non c’?� (2006)

    [..] Un film di Gianni Amelio. Con Sergio Castellitto, Tai Ling. Genere: Drammatico, colore, 104 minuti. Produzione Italia 2006. Una delegazione cinese arriva in Italia per rilevare un grande impianto da un’acciaieria in disarmo. Vincenzo Buonavolont? , manutentore specializzato nei controlli… [..]

  14. utente anonimo on 10 dicembre 2008 at 05:11 said:

    Muito bom seu comentário sobre a intepretação da atriz chinesa Tai Ling.

    Ela é fantástica!!!

    Parabéns!

    André Roberg – Brasil

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