Happy feet
di George Miller, 2006

A sorpresa, il terzo film d’animazione del 2006 dopo i coniglioni della Aardman e le automobiline della Pixar è un film di produzione Australiana. Ancora più a sorpresa, è un film di uno studio all’esordio nel lungometraggio, la Animal logic. Di più: è un film a cui non avrei dato un soldo, nonostante il buon nome di George "Mad Max" Miller, che ha pur sempre creato Babe. E infine, per concludere: è un film animato con gli animali, categoria da me ultimamente disprezzatissima. Ma nonostante gli animaletti, gli occhioni blu della diabolica versione pinguina di Elijah Wood, e la quantità di cucciolosismi e cucciolosità presenti, la visione di Happy feet è davvero un piacere. E non solo perché è tecnicamente in-cre-di-bi-le. E notare la sillabazione: non dico altro.

E come diavolo fa? Prima di tutto, azzecca l’uso del musical luhrmanniano: non solo l’incipit con Kiss, che fa venir voglia di alzarsi ad applaudire e a tirare petali di rosa sullo schermo, ma il fatto stesso che ci siano continuamente animali che cantano e ballano (anche in gruppo) e che io non mi innervosisca affatto (anzi), vuol dire davvero molto. Secondo, azzera quasi completamente le tendenze citazioniste di Dreamworks et. al. (che solo pochissime volte riesce bene) e ricostruisce la piacevolezza del racconto su basi più concrete, come per esempio i personaggi. Per esempio – almeno nella versione originale – il quintetto di pinguini sudamericani capitanati da Robin Williams è strabiliante.

Ma ciò che funziona al meglio in Happy feet è la capacità di trasmettere dei forti messaggi, politici nel senso più profondo del termine, a una platea più variegata possibile, senza sfociare mai in facile retorica ecologista, ma utilizzando come arma il semplice buon senso, e senza strizzare troppo l’occhio a destra e a manca. Mica per niente più di un Conservatore negli States si è indiavolato. Beh, se non si sanno divertire, fattacci loro. E poi dai, quando all’inizio Mumble casca su Gloria, in pochi istanti mimano almeno (dico almeno) tre posizioni del kamasutra. Ho le prove*.

A questo punto, vi importa davvero che il film sia così lineare e ingenuotto? Per dire, a me no. Peccato per l’ultima parte, un po’ scialacquata, con una riconciliazione – ma decisamente onirica – a sostituire l’angoscia di una lotta senza speranza contro l’intervento umano sulla natura. Altra cosa, se il film si fosse chiuso su quella spaventosa, inquietante e – facendo il paio con An inconvenient truth – quasi horrorifica immagine della Terra dall’alto. Ma ce lo facciamo andare bene pure così.

*le prove, appunto (link sconsigliato ai più piccini)

11 Thoughts on “

  1. Io non l’ho visto, ma dopo aver sentito che era stato tacciato di essere “un film comunista”, non so perche’:-), ma me ne era venuta una gran voglia. E dopo questo post, credo che volero’ al cinema quanto prima… Come hai detto tu: “Se non si sanno divertire, fattacci loro”

  2. A me è piaciuto ma non forse agli stessi livelli che a te. Un po’ ingenuotto lo è e pure la storia e i numeri musicali non mi hanno coinvolto più di tanto. Ma i pinguini latini erano fighi ^^

  3. vorrei sottolineare però che non sono qui a strapparmi i capelli. sono solo (molto) positivamente sorpreso.

    (non arriva a quattro pallette, per dire, però ci sono i pinguini che ballano cristo, è già tanto)

    con quell’altro finale invece era una superbomba.

  4. sono contenta che tu l’abbia apprezzato. continuo a pensare ramon santo subito.

    la reine

  5. non l’ho visto ancora…

    kekkoz scusa l’intromissione e la parentesi, sai che fine ha fatto Rescue Dawn di Herzog?? le ultime parlavano dell’uscita in dicembre o novembre 2006 poi è sparito..Grazie

  6. e dire che nel mio prejudice mentale era una superpecora… via, lo recupererò.

  7. Comunque, sordido voltagabbana, io questo film volevo vederlo al cinema, poi m’è passata la voglia e non l’ho più visto. Te invece che NON volevi vederlo e gli davi la pecora nera, ora invece lo vedi prima di me? Eh però. Non si dovrebbe.

  8. godibile assai, un pò sfilacciato nella parte centrale ma ottimamente realizzato. Finale intelligente, per una volta.

  9. Da Wallace & Gromit a Happy Feet. Inorridisco, io talebano dell’animazione.

  10. bel film.

    se interessa a qualcuno, un po’ di tempo fa ho postato una cosa sulle critiche di “sovversivismo” ricevute dalla fox dal povero pinguino.

    http://www.chamberlain.splinder.com/post/10208626/questo+pinguino+%C3%A8+un+sovversivo

  11. visto stasera. 4 pallette e 5 amigos assicurati.

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