Severance
di Christopher Smith, 2006
- There are no bears in Hungary. Unless we’ve crossed the border into Romania, in which case there ARE bears. If we’re in Serbia, then… I don’t know.
- That’s really interesting, Richard. Tell me something: are bears required to stop at borders? Is there some sort of, I don’t know, passport control for bears?
Un gruppo di rappresentanti di una multinazionale delle armi, durante un weekend di ritiro aziendale nell’Est Europa, si ritrova vittima di una sanguinosa vendetta. Dopo il successo internazionale di Shaun of the dead, da noi letteralmente insultato con una vergognosa release in DVD, è evidente che molti nel Regno Unito si devono essere resi conto della possibilità – anche economicamente fruttuosa, perché no – di fare delle horror comedy di qualità, dove i due generi si possano mescolare convivendo, senza schiacciarsi a vicenda, mentre altrove la tendenza è quella della più semplice e banale parodia.
Pur non condividendo l’incredibile risultato finale di Shaun, Severance non fa eccezione, anche se il delizioso umorismo british è predominante nella prima parte (abbondante: incipit a parte, per 50 minuti non accade quasi nulla di horrorifico) mentre quello che aspetta i Nostri è ovviamente un bagno di sangue che non ha nulla da invidiare ai più colleghi del gore più serio. Anzi: Chris Smith non nasconde una sorta di divertito sadismo nell’irridere e demolire a tutti i costi il mito tutto inglese del team-building e dell’efficenza impiegatizia.
Nonostante qualche perdonabile caduta di ritmo, Severance è un film davvero divertentissimo, e che soprattutto si può pregiare di un paio di sequenze finali davvero da brivido: non anticipando niente (anche perché nel classico gioco slasher di "who dies first" i risultati sono assolutamente imprevedibili, e sarebbe un peccato spoilerare), lo sono sia nella gestione della tensione (che Smith, al secondo film dopo Creep, gestisce da vero professionista), sia nell’ironia sempre presente, che porta a un vero e proprio stato dell’arte della mescolanza dei due generi.
Per tacere di una delle punchline più incredibili degli ultimi tempi.
Nei cinema dal 16 Marzo 2007
Io lo vuole vedere. ORA.
iinteressante la rece, non ne avevo ancora sentito parlare di questo film
curiosità: come fai a vedere tutti questi film in anteprima? Se puoi dirmelo ovviamente…
cmq complimenti per il blog
Kekkoz, sei un profeta.
Kekkoz, non riesco più a seguirti. Mi viene il fiatone non appena apro la tua pagina.
@ohdaesu: va detto, a me ha convinto il post di Andrea. spero di fare lo stesso per qualcuno.
@cinecritica: ogni film è un caso particolare. su Severance, posso solo accennare che non l’ho visto ad alcuna anteprima pubblica. e che è facilmente reperibile, se uno si industria. poi fate voi.
(grazie, comunque)
@violetta: Danny Dyer è Dio, e io sono il suo Profeta.
(variante)
Hiro Nakamura è Dio, e io sono il suo Profeta.
@udp: lo considero un complimento.
Bastardo, l’ho visto la settimana scorsa!! Ora ho una bozza di recensione che non vedrà mai la luce (soprattutto perchè dice più o meno le stesse cose)…
Cmq confermo che si trova facile anche se non l’avevo ma sentito nominare prima di vederlo in vetrina da HMV (pensa te…)
Minchia! Datemi British humour e camperò felice. Mi è venuta una voglia… peccato che non posso scaricare per ora…
Ciaoo Rob