Saw III
di Darren Lynn Bousman, 2006


"I don’t have the tools to save a life."
"You’d be surprised what tools can save a life."

Dopo la visione di Saw 2, brutto sequel di un horror celeberrimo e molto divertente, ero abbastanza disilluso sulle possibilità qualitative di quella che ormai è una saga – tra l’altro una saga impossibile perché con il fiato cortissimo già da principio – come quella di Jigsaw. Invece, nei limiti di un prodotto di bassissimo intrattenimento e volto alla mera soddisfazione di giusto un paio di bassi istinti spettatoriali, devo dire che il terzo Saw è un’operetta abbastanza soddisfacente.

Tutto sommato, questa volta, dà un briciolo di più di quello che promette: ovvero, non solo un horror onestamente trucissimo (l’operazione a cranio aperto è degna di una grindhouse di vecchio stampo – dopotutto, come operare un enigmista se non unendo i puntini?), ma un film che fa funzionare un paio di cose che altrove non avremmo gradito. Per esempio, la struttura temporale "lostiana" (ovvero un affastellarsi di brevi flashback), sorprendentemente funzionale alla struttura "morale" del gioco di Jigsaw, oppure lo script che incrocia i destini dei personaggi con un perverso e infantile senso del fato, ma senza farlo sembrare troppo forzato. Un po’ sì, ma non troppo. La "rivisitazione" dei due film precedenti, con lo svelamento della "fase preparatoria", è invece davvero un gran bel colpaccio.

Poi d’accordo, Bousman è un ragazzetto e gira ancora maluccio (ma forse gli giova l’atto di umiltà nei confronti di un soggetto migliore di lui), e le facce e le interpretazioni – Tobin Bell per primo, ma a Shawnee Smith avremmo sparato fin dal primo istante – sono tra le più improbabili di sempre. Riappare pure il fratello scemo di Mark Whalberg, spaccandosi rovinosamente un piede: niente reunion danzereccia dei New Kids On The Block per lui. Ma una cosa è abbastanza innegabile: se un simile thrilleraccio, a cui avresti dato poco più di un’ora, ti tiene quasi due ore sveglio e senza produrre risate denigratorie, sarà per le aspettative davvero sotterranee, ma non gli si può volere poi così male.

Un passetto avanti, dunque, e per un "terzo capitolo" è già molto. Questo non significa che io sia felice di averne pure un settimo o un ottavo, si intende, ma credo che dovrò adattarmi alle circostanze.

11 Thoughts on “

  1. Pensa (da estimatore de “La saga delle trucidate spudorate ma sincere, finalmente”, io ho preferito il secondo, però sono felice che Jigsaw abbia coinvolto un’altra vittima. Magari un settimo o un ottavo capitolo non ci saranno, ma il quarto hanno già iniziato a girarlo. E questa è geniale: “l’operazione a cranio aperto è degna di una grindhouse di vecchio stampo – dopotutto, come operare un enigmista se non unendo i puntini?”.

  2. A me Jigsaw dal secondo film in avanti ha cominciato a sembrare un maestro di etica quotidiana. In fondo vorrebbe soltanto che il mondo fosse un posto leggermente migliore di come è. Un uomo mite, direi.

    - vb –

  3. non penso di riuscire a liberarmi dei pregiudizi che mi spingono a stare alla larga da questo genere di film… mea culpa

  4. Ripeto domanda fatta altrove: perchè nel poster italiano ci sono tre coltellini invece di tre denti? Queste mezze censure da fighetta di solito sono roba per americani/inglesi, da noi non me l’aspettavo… spero almeno che il film sia intero

  5. utente anonimo on 26 marzo 2007 at 10:01 said:

    io quoto enormemente, anzi ENORMEMENTE, honeyboy sulla questione del pregiudizio.

  6. utente anonimo on 26 marzo 2007 at 10:02 said:

    quello che quota al commento #5 sono io, iSleepy

  7. grazie mille per avermi quotato XD

  8. Honeyboy, iSleepy, mi dispiace per voi, ma c’è una legge statale che vi impone di guardare film di questo genere, soprattutto se brutti. Mettetevi il cuore in pace e cercate di farvi consigliare i meno peggio da Kekkoz.

  9. eheh ma io ho sempre “paura”, anche perchè non sono uno che iniziato un film lo abbandona, vado fino in fondo nel bene o nel male, quindi dovrei sorbirmelo tutto….

    comunque non esprimo giudizi prima della visione, solo pregiudizi XD

  10. utente anonimo on 26 marzo 2007 at 19:02 said:

    “dopotutto, come operare un enigmista se non unendo i puntini?”

    genio (ti detesto, sappilo)

    ;)

    la reine

  11. Dai su, sono solo 85 minuti, ce la puoi fare, a Londra sono svenuti solo 4 spettatori…

Rispondi a utente anonimo Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

You can add images to your comment by clicking here.

Post Navigation