Quiet city
di Aaron Katz, 2007
[Milano Film Festival 2007 - Concorso Lungometraggi]
Il secondo lungometraggio "da solista" del ventiseienne regista di Portland è la storia dell’incontro e dell’amicizia improvvisa tra una ragazza di Atlanta perdutasi a New York e un giovane solitario e sociopatico.
Rifacendosi a molto cinema indipendente americano, ma privandolo completamente delle arie cool così come priva New York dei rumori e del caos che ne contraddistingono l’iconografia trasformandola in una "città quieta", Katz confeziona un film piccolo piccolo, tecnicamente semplicissimo, fatto più che altro di impressioni e sensazioni, costruito intorno a molti dialoghi semi-improvvisati (ma efficaci) e su un’immediata linearità temporale.
Eppure, un film che ti fa sentire meglio. Inspiegabilmente bello.
OT: Kekkoz, procedi tu come al solito a investire Souffle della nuova carica? Ardo dal desiderio di vederti vestito da Gran Cerimoniere, finora posso solo immaginarti.
Esco dall’OT. Se questo è un film che ti fa sentire meglio, è il film che fa per me ORA.
direi che, sopratutto nella seconda parte il film si fa amare.
E lui poi è coccolone. ^^
Ma Mister Lonely di Harmony Korine lo hai visto?
l’ho visto ieri sera. Ne scriverò presto.
bene. ce n’è bisogno. si attende.
Grazie per portare alla luce, o almeno alla mia attenzione, opere disperse come queste…
non saprei come di preciso mi ha colpito di Quiet City, forse i silenzi, le inquadrature immobili della natura… chissà perché mi ha ricordato Kieslowski, almeno come sensazioni trasmemsse
Grazie per il consiglio, bel film