Mister Lonely
di Harmony Korine, 2007
[Milano Film Festival 2007 - Concorso Lungometraggi]

Due impersonator, Michael Jackson e Marilyn Monroe, si trovano a lavorare in un ospizio di Parigi: quest’ultima porterà il giovane in una villa nelle highlands scozzesi abitata solo da gente come loro, che ha rinunciato per sempre alla propria identità e che si rifugia lì per una ventura riscossa artistica: Charlie Chaplin, Abramo Lincoln, la Regina d’Inghilterra, eccetera. Dall’altra parte del mondo, alcune suore missionarie scoprono di poter volare. Suore Volanti!

La trama del film può sembrare bislacca, e in mano a qualcun altro sarebbe svaccata probabilmente nel più facile dei registri grotteschi: il risultato è invece un film sì curioso e bizzarro, ma che si sa tenere in piedi su un difficilissimo equilibrio tra le trovate stralunate e surreali – tra cui tutto il "controcampo" delle Suore Volanti, con un divertito Werner Herzog – e uno sguardo doloroso, quando non tragico, sui suoi personaggi, fino a una folle catarsi canora con uova pitturate che ti sbatte in faccia la lacrima senza pietà.

Se forse le metafore – la rinuncia dell’identità come riflesso della paura della morte – vengono un po’ spiattellate senza il beneficio del dubbio, e se d’altra parte è difficile capire come i due segmenti si possano accoppiare senza forzare la mano (ma forse è un mio limite), certo è che non scoppiano affatto, è impossibile negare, anche per l’impeccabile cura visiva (la fotografia è del winterbottomiano Marcel Zyskind) che rende alcune sequenze – tra cui quella della prima Suora Volante, lo so che mi ripeto, ma è così – da culto immediato*.

*"Culto immediato" ©Private, all rights reserved.

7 Thoughts on “

  1. utente anonimo on 22 settembre 2007 at 17:51 said:

    figata!!!!!!!!!!!

  2. utente anonimo on 22 settembre 2007 at 17:52 said:

    Io amo michael jackson!!!!!!

  3. Suore volanti!!!!!!

  4. oddio.

    ficoforte.

  5. Im-me-dia-to (grazie della citazione)

  6. Odddioddioddio…Il nuovo Korine…DEVO averlo immantinente: m’ero dimenticato che il Nostro era tornato con codesto “culto immediato”!

  7. e non dimentichiamo che il prete era Herzog.

    Un film poetico e patetico (in senso positivo) insieme.

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