28 settimane dopo (28 weeks later)
di Juan Carlos Fresnadillo, 2007
Rifacendosi chiaramente alla trilogia romeriana, che nel frattempo è diventata con nostra grande gioia una pentalogia, Danny Boyle decise, ad un certo punto, che 28 giorni dopo, horror molto più che interessante ed estremamente angosciante che contribuì con un certo coraggio iconoclasta a dare nuova linfa al genere, avrebbe dato l’avvio ad una vera e propria franchise, con – oltre a questo – il venturo 28 mesi dopo, e una serie a fumetti. Non potendo dirigere questo secondo capitolo perché impegnato nelle riprese del bellissimo Sunshine, Boyle affidò l’impresa allo spagnolo Fresnadillo dopo aver visto il suo Intacto.
Qualche anno fa, per una sorta testardaggine romerofila, avrei storto il naso di fronte alla maggior parte dei tentativi di rinverdire il fascino (anche commerciale) del film con gli zombi. Grazie a Boyle, a Snyder, a Wright, e altri, le cose sono decisamente cambiate, ed evidentemente mi sbagliavo. Non solo perché ora il genere è tornato in voga, ma perché persino un film che pochi mesi fa avremmo bocciato come una rimpolpata semi-apocrifa girata magari in quattro e quattr’otto per tirare su le ultime briciole del grande successo commerciale del film precedente, si rivela essere una bella sorpresa.
Perché se Fresnadillo non ha dalla sua le novità del primo film – le immagini affascinanti e paurose di una Londra deserta e abbandonata, gli zombi che corrono velocissimi con gli otturatori spalancati – e termina con il solito finale aperto che ormai è un po’ storia vecchia, fa comunque il suo lavoro in modo eccellente: aiutato dalla splendida colonna sonora di John Murphy, che ancora una volta trova nelle ispirazioni post-rock la musica ideale per i panorami apocalittici, pur conoscendo dei momenti di calo, o meglio, una vera e propria altalena, quando va a segno ci va eccome. Come, verso la fine, in una lunga e quasi insostenibile sequenza illuminata solo dal mirino di un fucile (insieme a noi vede un solo personaggio, mentre vediamo gli altri personaggi muoversi alla cieca), un’uso "al negativo" della soggettiva dotato di un sadismo non indifferente.
Comunque la si veda, perché è chiaro che il film potrà non piacere (ma chi cerca un horror si accomodi, questo è un signor horror) è difficile negare la bellezza della prima metà (che si mescola a un microdramma familiare, riuscito anche grazie all’interpretazione di Robert Carlyle) e soprattutto la spaventosa efficacia dei primi 10 minuti, di cui lui ha già parlato ampiamente: una fuga disperata e cinica che fa stare sulla poltrona dritti, increduli, con gli occhi sbarrati, e che lascia davvero il segno.
Non credevo di potermi ritrovare non dico ansioso, ma quantomeno incuriosito da questo secondo capitolo. Invece… tra l’altro basterebbe il ritorno del grande Robert Carlyle o anche solo la colonna sonora di John Murphy. Se penso che ho snobbato un’anteprima gratuita, adesso mi mangio decisamente le mani.
Mesi fa avrei buttato il peggior letame sopra al sequel di quel bellissimo capolavoro di Boyle.
Stanotte invece mi sono dovuto, felicemente, ricredere.
Film spettacolare.Avevo una paura tremenda che diventasse lo scimmiottamento di 28 giorni dopo ed invece si pone allo stesso livello del suo papà.
Cos’altro dire che non hai già detto tu?
La scena dell’elicottero forse è l’americanata dovuta e imperdonabile, ma di fronte all’impatto visivo del film nella sua totalità è perdonabile.
Lo sto riguardando proprio ora, confermo quanto detto da te e quanto scritto sopra.
Chissà, magari riuscirò a farne una critica decente anche io.
iSleepy
Hai seguito che poi è saltato fuori che i primi 10 minuti sono diretti da Boyle?
La parte che preferisco è quell’inquadratura di carlyle che scappa preso solo in viso di profilo e dietro le colline ai suoi lati da cui arrivano gli zombie, veramente spettacolare.
mi trovi d’accordo.
paiùra.
mi mettete ansia…bene.
questo ancora nonzo, ma 28 Giorni Dopo a parte i primi dieci minuti (pure lui.. curioso..) diventava una ciofecona con una delle seconde parti di film più brutte della storia delle seconde parti di film più brutte.
28 giorni dopo lo trovo un film cazzutissimo e non vedo l’ora di vedere anche questo adesso che mi dite che non è la boiata che temevo
Ansioso di vederlo.
Farò sapere.
Mobetter…
Concordo, grande film, splendida colonna sonora.
la colonna sonora aveva un che di deja-senti…non è che il lieitmotiv è lo stesso del primo?
tzè..mi sta fatica controllare…
Scommetto che il prossimo lo chiameranno “28 anni dopo”.
esatto.
Pure a me è piaciuto molto, unica pecca i personaggi stereotipati che sai già che fine faranno dopo 2 minuti che sono entrati in scena.