[no fade in: film begins on a kid in the big city]
Per quanto riguarda me, incapace come sono di rinchiudere il mio entusiasmo di mero ascoltatore in una cerchia di copertine da contare sulle dita di due mani, l’elenco dei dischi migliori dell’anno che sta per finire, anche quest’anno silenzioso e inesorabilmente incompleto, può avere solo due significati: tornare qui tra un anno e ricordare, come al solito, è il senso più consueto. Ma l’altro, questa volta, è segnare il preciso e sonoro rintocco di un anno, che scocca – guarda un po’ – proprio in questi giorni. Un anno intero di musica ascoltata insieme. E come ogni rintocco, significa la fine di qualcosa ma soprattutto il suo inizio. Auguri.
i miei 20 dischi stranieri del 2007
(1) Arcade Fire (2) Okkervil River (3) Radiohead (4) The National (5) Spoon
(6) Modest mouse (7) Maximo Park (8) Stars (9) Jens Lekman (10) Band of Horses
(11) Feist (12) Andrew Bird (13) New Pornographers (14) Shins (15) LCD Soundsystem
(16) Beirut (17) Great Lake Swimmers (18) Apples in Stereo (19) Kate Nash (20) P. Carlberg
i miei 8 dischi italiani del 2007
(1) A toys orchestra (2) Carpacho! (3) Amari (4) Giardini di Mirò
(5) Le man avec les lunettes (6) Amour Fou (7) Ex-Otago (8) Disco Drive
Nooo, noooooooo, Kate Nash NOOOOOOOOO!!!!!!!! Dai su, sono il primo commento, puoi ancora correggere
cominciamo bene…
mi spiace, è pure stata una guerra per quel misero posticino, e kate l’ha spuntata (se dicessi su chi, verrei probabilmente linciato sulla pubblica piazza).
dagli stranieri toglierei Maximo Park, Beirut e Great Lake Swimmers. Tutto su per Stars e Feist.
Gli italiani li brucerei tutti, escludendo dal rogo purificatore Disco Drive e forse Giardini di Mirò. E io sono ancora qui a chiedermi come cazzo fanno a piacervi i carpacho.
Per il resto, nella mia insulsa classifica personale al primo posto degli stranieri c’è Book of bad Breaks dei Thee More Shallows, degli italiani invece Uochi Toki & Eterea Postbong Band – La chiave del 20.
Di solito non commento mai ‘ste cose qui, non so perché stavolta ho detto la mia.
maledetti indie.
Andrea
meno male, invece: i consigli sono sempre ben accetti. vedrò di recuperare l’ultimo Uochi Toki (sono ancora fermo a quello prima, che comunque non mi piaceva quanto Vocapatch) e Eterea Postbong Band che non conosco proprio.
In tutta sincerità e in tutta ignoranza, ammetto che gli unici due che abbia ascoltato sono Feist e Radiohead, entrambi sorprendenti comunque.
per me Foundations è un pezzo maestro, io ti sostengo.
poi pero’ ti lincio così, senza motivo, per pura cattiveria.
dario
@dario: se facessi un post con, che so, i 20 *pezzi* dell’anno, alcuni di questi sarebbero immediatamente fuori, ma Foundations ci starebbe.
Bella lì, Foundations.
@mikydepp: eccome.
Però l’ordine delle foto degli stranieri non corrisponde all’ordine in cui ne scrivi i nomi…
cavoli hai ragione, c’è stato un disguidetto in fase di pubblicazione.
(da ieri poi è completamente ribaltata)
ora è ok.
ce ne sono almeno un paio che disapprovo fortemente, però hai gli okkervil lì in alto quindi va bene lo stesso, bravo.
vogliamo i nomi.
(io lo so, tu disapprovi quelli che non ci sono)
non capisco nulla di musica, per cui per me è tutto un prendere appunti.
Io però mi sono commosso (le vecchie zie lo fanno) non per la classifica, me per la nota romantica che hai infilato dentro la presentazione. E vorrei farti i miei auguri, il primo anno insieme è quello fondativo.
Feist l’ho scoperta spulciando i tuoi ascolti su lastfm. Quindi ti ringrazio per la scoperta. The remainder è un album meraviglioso. Non si contano le volte che l’ho riascoltato al pc o in giro col mio fedelissimo lettorino… :p
Ve la meritate, Kate Nash. Per informazione, sappiate che in patria non piace a nessuno di sesso maschile e sopra ai 14 anni.
sugli stranieri, vabè, ci sono cose che non mi entusiasmano, cose che mi garbano, cose che devo ancora ascoltare bene ma non ti bestemmio dietro..
sugli italiani, prevedibilmente, due che mi garbano (Giardini e Disco Drive), uno che non mi entusiasma (A Toys Orchestra), due che non conosco ancora (Le Man.. e Amour Fou), due che schifo e detesto (Carapaci e Ex-Oltraggio), uno che non voglio neanche ascoltare (Amari).
5 su 20. meglio dell’anno scorso.
kate nash?
@souffle: ti ringrazio molto. ^^
@noodles: è un piacere avertela fatta scoprire, piuttosto mi spiace di averla trattata “maluccio” in classifica.
@valido: non ci posso fare niente, sono una tredicenne dentro.
@garriele: grazie per non avermi bestemmiato contro, dalla tua prospettiva mi aspettavo di peggio.
(tipo che ho tralasciato ehm tutto quello che piace a te, liars in testa)
@chamberlain: kate nash, dannazione.
(solo 5? quali? ma anche le posizioni? nah.)
arcade fire, lcd soundsystem, feist, radiohead e band of horses.
io ci avrei messo anche into the wild di eddie vedder che è bellissimo.
è vero, è bello. Forse non abbastanza.
O forse non abbastanza “mio”.
L’importante e’ che non mi vai alla reunion delle Spice Girls
io faccio 8 su 20..
ehi, ma tra gli italiani ti manca syria! ora è un’indie-rocker pure lei..
@jecke: ne mancano parecchi, altro che syria.
(il disco di syria mi sa che uscirà solo nel 2008, mi incuriosisce, sono tutte cover, il singolo è lagnoso ma interessante)
mah, sai che io non me ne intendo molto. infatti di quegli 8, 6 me li hai “consigliati” tu e te ne sono grato.
l’operazione syria non mi convince troppo, ma rimane il fatto che è una gran bella donna con dei bei tatuaggi!
5 su 20 in comune tra gli “stranieri” (National/Radiohead/Okkervil River/Arcade Fire/New Pornographers)… ma condividiamo (o quasi) la posizione di IN RAINBOWS (che di solare ha solo il titolo, ma è il consueto capolavoro di Yorke & co.).
Auguri anche a te!
ma hai “tralasciato” quello che piace a me nel senso che non li hai ascoltati o che li hai cassati perchè ti han fatto schifo?
(da parte mia ho tralasciato gli Stars, gli Arcade Fire e ascoltato pochissimo i National (che non mi sembravano comunque niente male) sugli Arcade Fire ho forti idiosincrasie mentre i primi li ho proprio ignorati)
è davvero difficile riuscire a fare una stima dei migliori disci di quest anno.. mi piacciono tutti quelli da te citati..ma non me la sento di lasciare fuori l’ultimo dei Maritime .. o i weakerthans.. per non dienticare gli Stars! .. ma mi rendo conto che potrei andare avanti all infinito..
Auguri a te
ecco. mi sono ri-registrato per non vivere in questo costante anonimato.
Torno ora dai Justice.. Come avevi predetto: seratona!
notte
Ciao, ho trovato il stuo blog per caso.
Direi che le tue scelte in classifica rendono grazia soltanto ad un mondo musicale molto coeso e parallelo per gusto e stile ma piuttosto limitato.
ciau
beh, certo. Ci mancherebbe altro.
(ma in che lingua devo scriverlo che questa è la classifica della roba che ascolto io e non di tutta la musica che viene prodotta e/o distribuita? Pensavo si capisse da sé.)
Ottime scelte! Proprio in questi giorni sto colmando le mie lacune con gli Okkervill River e i Modest Mouse e sto maledicendo ogni giorno in cui ho rimandato l’ascolto! Mi segno i titoli italiani perchè quest’anno il mio disinteresse per la nostra musica, ha toccato massimi storici!
Ero io prima!
@iggy: e invece proprio quest’anno l’indie italiano mi ha regalato non poche soddisfazioni.
tra i nomi che ho dovuto omettere, se proprio vuoi: Altro, Annie hall, Artemoltobuffa (ideale numero 9, bellissimo), Canadians, i Cosi, Creme, i Ministri, l’ultimo dei Settlefish, My Awesome Mixtape a piccole dosi e qualcosa del Teatro degli Orrori.
E probabilmente me ne sto dimenticando altri.
Oh bene bene, ti ringrazio per i consigli! Ripasserò non appena ascolto qualcosa!
Iggy
9 su 20 con me… soprattutto il primo posto degli Arcade: e in più Rainbows che non ho inserito per ripicca!!! Ma ora che me lo hanno regalato son quasi costretto a togliere il simbolico veto.
C’è Feist, ma Shannon Wright l’hai sentita?
Come mai hai escluso i Wilco?
Se non l’hai ancora fatto cerca di sentire i Two Gallants e gli Of Montreal: grandiosi!!!
rispondo anche se non leggerai: Shannon Wright l’ho senticchiata, mi sembra. Comunque troppo poco. Il disco degli Wilco ti sembrerà strano ma non mi è piaciuto così tanto (anche se lo ascolto più che volentieri), i Two Gallants mi sono un po’ scivolati addosso dopo mezzo ascolto, invece gli Of Montreal gran bel disco e gran bel concerto, infatti sono fuori per un pelo, ma proprio un peletto piccolo così.
leggo leggo… certo che ti leggo.
Contento che ti piacciano comunque gli Of Montreal, che hanno fatto un discone.
Shannon Wright per me è come l’altra medaglia (quella in pena) di Feist ecco perché la domanda.
I Wilco me li aspettavo perché coerenti con le altre tue scelte, ma anche io non li ho così tanto esaltati.
Un applauso invece per aver messo gli Spoon che non sono stati apprezzati il giusto… purtroppo.