di Werner Herzog, 2006
Siamo così abituati, forse, e soprattutto in film a sfondo bellico o simili, e consideratela pure un’autocritica, a confondere messaggio e messa in scena, cinema e ideologia, che fa un certo effetto, straniante direi, trovarsi di fronte un film ambientato durante i primi fuochi della guerra nel Vietnam che riesce ad essere così asciutto e immediatamente commovente, a diventare insomma il semplice racconto di una sopravvivenza impossibile e di un eroismo i cui confini con la follia pura sono sempre più labili. Se alla regia c’è Werner Herzog, ci si sorprende meno.
Scritto dal regista e tratto da una storia vera, che Herzog stesso aveva raccontato nel 1997 nell’acclamato documentario Little Dieter needs to fly, da noi semi-inedito, il film racconta della cattura e della fuga del pilota della marina americana di origini tedesche Dieter Dengler da un campo di prigionia nel Laos, dove era stato rinchiuso dopo essere stato abbattuto durante i bombardamenti della regione (i cui storici filmati riapparsi pochi anni fa aprono in modo inquietante il film, cancellando immediatamente le tradizionali linee di demarcazione tra Storia e racconto, anche in senso morale).
E Rescue dawn è davvero un film di notevole impatto, nonostante Herzog, dopo molti e bellissimi documentari, affronti il racconto di fiction con una certa ingenuità, o almeno con scelte (di messa in scena e di direzione degli attori) che altrove lascerebbero di stucco. Ma la lezione appresa (e insegnata) da Herzog negli ultimi film fa sentire comunque il suo peso, anche se qui la narrazione è molto più pacificata, forse addirittura normalizzata: ma solo in apparenza, perché quello che conta davvero in Rescue Dawn è ancora lo sguardo sconvolto dell’uomo sulla natura, e soprattutto il posto occupato dall’uomo nella Natura, ritratta, quest’ultima, con la solita impalbabile e poetica semplicità.
Del film, apprezzatissimo dalla critica statunitense e ancora privo di una data d’uscita italiana, si è parlato nei mesi scorsi più che altro per le molte leggerezze con cui Herzog ha riadattato gli eventi narrati, scatenando le ire del fratello di Gene DeBruin (interpretato con incosciente e perfetta paranoia da Jeremy Davies) che ha creato un sito in cui esprime la sua protesta nei confronti delle ingiustizie propugnate dalla versione di Herzog. Ma con tutto il rispetto, tornando al cinema, da un regista come lui – come già abbiamo visto in Grizzly man, per dirne una – non solo non possiamo chiedere la veridicità storica, ma non vogliamo, non ci interessa proprio. Questo fatto non inficia insomma affatto la qualità del film, lo si riporta più che altro come curiosità.
Impossibile non parlare della solita impressionante performance corporea di Christian Bale, che non è solo un uomo di incredibile bellezza e fascino, ma uno dei più coraggiosi e pervicaci attori dei nostri tempi. Praticamente, un mutaforma.
niente da dichiarare, ma in cima alla lista delle priorità post tesi c’è “recuperare l’opera omnia di Herzog”.
(E comunque bentornato, mi mancavano questi post)
è morto brad renfro?????????????????????????????????????????????????????????????????????????noooooooooooooooooooooooooooooooooooooo come???quando?ma era giovanissimo!!!!!!!!!!!nn ci credo cm è successo nn c’era scritto da nessuna parte ditemi vi pregoooo…
-Alessia molto affranta-
@missv: questi quali? ^^
@alessia: puoi pure darti pace, il ragazzo è proprio morto morto.
questi
era dal 21 novembre che non scrivevi di un film pre-2007
@missv: Squali? Squelli!
(sono così modaiolo? Comunque sì, il film è del 2006, ma è uscito nelle sale non festivaliere soltanto nel 2007, quindi non vale. Gné.)
uf.. facciamo che il commento vale per il post sottostante allora. tiè.
(a proposito, questo lo conosci? cos’è?)
Vedi, te lo avevo detto che ne valeva la pena!
Neanche una parolina per Steve Zhan? In fondo le aspettative verso di lui erano minime e se l’è cavata bene!
Non so se quanto segue è più spam o informazione, cmq a Torino c’e’ la retrospettiva (quasi) completa che inizia questa sera con l’anteprima di Encounters at the end of the world. E Rescue Dawn passa ad inizio aprile. I programmi sono sul sito del Museo del Cinema. in due atroci pdf (gen/feb) a questa pagina.
LG
(kekkoz, se è spam, sradica e sputazzami)
E sul finale con Christian Bale mi hai fatto sciogliere del tutto!!! Ottima recensione, non conosco ancora Herzog ma sono decisa a recuperare tutto!!!
vabbè ma io avevo intenzione di resistere fino all’ipotetica uscita in italia, non dovevi farmela questa, uhm, aspetto ancora un po’ e vedo il da farsi ^^
concordo assolutamente sul fatto che della veridicità storica, quando siamo di fronte ad un Herzog, non sappiamo proprio che farcene
(io intanto stasera, se riesco, vado a vedermi il suo ultimo documentario “nevoso”… quello chissà quando e se lo distribuiranno!)
@missv: certo, è Last Life In The Universe, da qualche parte nel mio blog c’è anche un post che ne parla. Sbàttiti.
@jecke: sì dai Zahn è bravino, ok? ^^
@LG: no, macché spam, anzi, sono contento che almeno da qualche parte il film passi, e il link è di sicuro interesse per tutti.
Evviva il cinema, direbbe la mia versione stilizzata.
@Ale55andra: sciogliere? Gulp.
(ci guardano)
@honeyboy: nevoso! Fammi sapere.
E’ più di un anno che sto aspettando questo film: il ritorno di Herzog alla finzione dopo i meravigliosi, ultimi, documentari.
Non resisterò ancora a lungo…. poi se leggo queste recensioni….
Un saluto
Chimy
la conferma della sua grandezza in un’intervista di qualche giorno fa in cui spiegava come e perché uno dei suoi grandi eroi nella vita sia stato franco baresi.
(ha ha, 2 ore e mezza di anticipo non mi bastarono, mi hanno fottuto… a questo punto, per ripicca, mi guardo rescue dawn ^^)
Bene, col primo paragrafo già mi avevi convinto (non che avessi dubbi eh ^^) ora non mi resta che sbavare fino all’uscita in sala!
Ah detto tra noi.. dopo aver sentito l’intervista a Herzog ieri sera da Fazio nn vedo l’ora di vederlo ammazzare un serpente a mozzichi!
lo fa! lo fa eccome!
eeeew.