Sogni e delitti (Cassandra’s dream)
di Woody Allen, 2007

Il fatto che il nuovo film di Woody Allen non aggiunga o tolga niente a ciò che ci si potrebbe aspettare conoscendo questo suo cosiddetto "nuovo corso", che sta tra due virgolette perché in realtà riprende temi cari al nostro, soltanto levandoci lui stesso e aumentando le dosi di disilllusione esplicita (che non significa che sia davvero più disperato e nero), potrebbe essere pure una via di salvezza per il film stesso: Cassandra’s dream è un circolare e "chiuso" non solo nella struttura ma anche nel suo rapporto con i suoi spettatori e con gli estimatori di Allen. Ma proprio lì sta l’inganno.

La secchezza che lo contraddistingue, con questo finale assolutamente asciugato di orpelli e di ingegnosa specularità, oltre a stuzzicare lo spettatore in modo del tutto diverso rispetto a Match point (del quale è una specie di gemello eterozigota, in levare si potrebbe dire) forma una coppia di sensualissime primedonne con una sceneggiatura che, al solito, dimostra le doti mai defunte di un grandissimo drammaturgo per il cinema (che altrove è stato anche grandissimo regista, qui limitandosi a tirare pigramente in barca gli ormeggi trageci) per la quale il finale stesso ha una valenza totalizzante, annunciato com’è in ogni singola parola dello script. Davvero notevole lo score hitchcockiano di Philip Glass, che altrove non avrei sopportato.

Se non si fosse capito, l’entusiasmo regna in altri territori: Cassandra’s dream è un film medio, irreparabilmente medio, un film di perfetta, inarrivabile e acutissima medietà. Vedete voi se mantenerlo nella risma dei complimenti, o meno.

Le sopracciglia di Colin Farrel mi fanno una paura fottuta.

Come previsto, davvero inascoltabile il doppiaggio italiano, soprattutto nella solita piatta e pietosa voce cantilenante appioppata a Ewan MacGregor. E poi si lamentano se uno se li scarica in inglese.

15 Thoughts on “

  1. infatti è vero, rispetto a match point leva tutti quei meccanismi vari di rimando letterario. mi tengo la risma del perfetto, inarrivabile e acutissimo. sei riuscito a chiudere il post con un finale costernato tanto quanto quello del film.

  2. Intendi le sopracciglia? ^^

  3. sì, perchè a ripensarci così, ora fanno paura anche a me.

  4. Diventano tipo PARALLELE. Brr.

  5. E pensare che basterebbe una pinzetta.

  6. Un tosaerba.

  7. Il peggiore non è McGregor ma la Atwell (parlo di doppiaggi eh).

  8. Sì, ma è talmente fia che non ci badi.

  9. la Atwell in effetti è gnocca, ma per qualche motivo ne ho subito il fascino solo in parte (forse perché il suo personaggio viene poi quasi subito accantonato).

  10. non sopporto quando il doppiaggio è penoso…..quando stravolgono i dialoghi perchè non sanno come tradurre un’espressione semplificando il tutto e ammazzando un pensiero che magari era + profondo di quello che sembra..è qui il caso è grave a cominciare dal titolo……a me piaceva la voce di ewan mcgregor in moulin rouge…il film nn l’ho ancora visto ma ho sentito le poche battute del trailer e concordo sul fatto che la scelta del doppiatore è stata davvero penosa…

    -Alessia-

  11. utente anonimo on 18 febbraio 2008 at 11:24 said:

    cassano’s dream

  12. Sul doppiatore di Ewan già dicemmo in un friday prejudice di qualche tempo fa.

    Quando Rossi smetterà di doppiarlo gliene saremmo tutti grati, anche perchè Ewan ha 37 anni, è ora che si sappia che non è più un ragazzino.

    Sul film già mi sono espresso più volte.

    E’ una bella stroncatura, che non sembra tale.

    Il finale è acceleratissimo, come di chi sta per finire la pellicola.

    Ora che Allen ha finito l’aggiornamento del software inglese, avremo la lesbicata spagnola.

    Per la goia del suo nuovo pubblico.

    In Italia farà quanto un cinepanettone.

    Ah, sì, bella la colonna sonora.

  13. Se ci vuoi vedere una stroncatura sei libero di farlo, è chiaro. Ma non lo è. :-)

  14. Ah, ok. mi ero soffermato solo sul “tirare pigramente i remi in barca”, che è un po’ quello che fa da anni. ^^

    Sulle doti di drammaturgo, beh, il passato è lì a ricordarci quanto fosse grande.

    Chi ha letto i suoi libri scritti 30 anni fa e quello che scrive oggi (vedi l’ultimo terribile libro pubblicato) si rende conto del decadimento.

    Sul valore dello script, a mio parere questo ha diversi dialoghi e scene imbarazzanti.

    Un saluto.

  15. in che senso trovi che il finale sia annunciato più volte -dall’inizio, quasi- nel film? cioè: tu dopo poco hai davvero pensato che sarebbe finita come finisce?

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