The Nines
di John August, 2007

L’esordio registico dello sceneggiatore di alcuni recenti (e splendidi) lavori di Tim Burton, nonostante la presentazione all’ultima Mostra di Venezia, non ha ancora un’uscita prevista nel nostro paese, ma ha già un suo seguito di culto, in rete e (immagino) non solo. Non sorprende affatto, perché The nines è un film girato in poco tempo con pochi soldi, "tra amici" e su location reali, con forti componenti autobiografiche e soprattutto con un progetto narrativo inusuale e quasi irraccontabile – e infatti non ho intenzione di farne alcun accenno, per non rovinarvi la festa – e insomma ha tutte le carte per conquistarsi la sua fettina di aficionados.

The nines non si ferma però allo status di oggettino strano e curioso fuoriuscito dal Sundance, ma anzi conquista davvero. Grazie a una sceneggiatura intricata e di grande intelligenza e all’abilità di August nel manovrare e gestire una tale vastità di toni (da un’ironia divertita a lampi propriamente horror) e di linguaggi (che siano di fiction o di reality television), si riescono a trarre, nelle singole parti in cui è composto, riflessioni non banali sul ruolo dell’autore nell’industria dell’intrattenimento, mentre nella sua intierezza questa storia d’amore bizzarra e dalle venature misticheggianti diviene una bella variazione sui temi dell’identità e del rapporto tra autore e personaggio, e un sacco di altre cose divertenti tra cui la più piccola delle sorelle Fanning alla fermata dall’autobus che ancora tanto così e mi veniva un’infartino.

Bene così, bravo.

Ryan Reynolds, malgrado la somiglianza con Ben Affleck, è diventato molto più bravo di quanto potessimo sperare anni fa. Un high-five a Melissa McCarthy.

Extra: John August ha un blog, a tratti anche piuttosto divertente.

11 Thoughts on “

  1. e la speranza di vederlo in Italia e’ pari a ????

  2. Secondo me una speranza per il DVD potrebbe averla, in sala non me lo vedo. Più che altro, qualunque tono scelto per lanciarlo (horror? satira? new age?) sarebbe fuorviante e si tirerebbero addosso un epocale disastro commerciale.

  3. ho capito, lo metto nella wish list di Play.com assieme e Millennium Actress, the Host e Once ….

    pero’ potremmo provare a fare un giochino, tipo trova un titolo idiota che possa piacere alle menti del marketing italiano…. tu che l’hai gia’ visto, provaci ???

  4. No, sarebbe il festival dello spoiler…

  5. utente anonimo on 18 febbraio 2008 at 12:23 said:

    l’ho dormicchiato a Venezia, non mi piaceva…stiracchiatissimo…

    lonchaney categorico

  6. anche in Francia l’uscita nelle sale é indicata come “prochainement”…

    eazye

  7. utente anonimo on 19 febbraio 2008 at 21:34 said:

    l’ho visto ieri, concordo con lonchaney, “stiracchiatissimo” è l’aggettivo che meglio lo descrive.

    mi è piaciuto di più il petroliere.

    Andrea

  8. ahah andrea sei un GUAPPO.

    siete senza cuore.

  9. A me Reynolds piace sempre più come attore, questo ancora mi manca ma provvederò, anche per le solite vie traverse nel caso..

  10. Ma a quanto pare è piaciuto solo a me. :-)

  11. Non preoccuparti kekkoz… Ero gia’ stato incuriosito da questo titolo via web e la tua recensione me lo ha fatto accattare. E non me ne pento assolutamente, a mio parere e’ un buonissimo cinema, e un regista che merita attenzione. Linko la mia rece http://cinenarnali.blogspot.com/2008/04/nines-2007-di-john-august.html

    cinenarnali

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