Lussuria (Lust, caution) (Se, jie)
di Ang Lee, 2007

Uno dei film più chiacchierati dell’anno passato, per motivi parzialmente legittimi – un Leone d’Oro forse un po’ azzardato – o meno, appunto, lo è stato soprattutto per le performance erotiche dei due protagonisti, tra cui la sensualissima ventottenne esordiente Tai Weng di cui siamo biblicamente innamorati, che hanno ben poco di simulato: le "scene di sesso" che li vedono protagonisti sono effettivamente clamorose, almeno per un film destinato – pur se "marchiato" NC-17 – a una distribuzione "wide" e quindi mainstream. Ma quello che si dimentica è che Ang Lee non è propriamente un provocatore: è prima di tutto un cineasta, e un cineasta intelligente.

Lussuria è infatti un film basato su questa continua tensione tra la seduzione e la copula, tra la potenza e l’atto, in cui questi pochi minuti di coito sono funzionali a una sorta di furibondo sfogo nei confronti di una regia che è volutamente e progettualmente "rigida", diciamo pure erettiva. Lo mostra benissimo già la splendida sequenza iniziale: una partita di Mahjongg che viene rappresentata con una impressionante cura del dettaglio in ogni singolo movimento di macchina o taglio di inquadratura. E il messaggio che passa è proprio questo, da questa sorta di ineluttabile coercizione visiva: questo film non ha assolutamente alcuna via di fuga.

Così come non ne hanno i protagonisti della vicenda, tratta da un libro di Eileen Chang, divisi tra l’impossibilità di rispondere al desiderio, tra il sospetto e la colpa, tra la redenzione e la sua assenza, in un film che sembra una sorta di remake di Notorius (anche se un poster che appare nel film dice Suspicion), dove Cary Grant è un giovane ribelle dalla cecità eunucoide e Claude Rains ha le fattezze spietate – ma a cui vengono regalati inattesi lampi di empatia – di Tony Leung, secondario ma sempre immenso per la sua indescrivibile capacità di recitare con tutto il volto e con tutto il corpo. Pure quando è vestito, si intende..

Davvero un bel film, comunque. E lo dico facendola suonare come un’evidenza. La questione che sia o meno un film "cinese" solo perché ambientato in Cina e perché parlano cinese non sembra porsi: non lo è, né dal punto di vista produttivo né da quello linguistico. Ma Ang Lee è riuscito a riunire due mondi distanti, con scaltrezza ma anche con onore, come pochi altri sono riusciti negli ultimi tempi. Confezionando un filmone, classico e piuttosto risaputo, ma realmente solidissimo, e di fronte al cui disperato pessimismo – già rivelato in altri suoi film precedenti – è difficile rimanere indifferenti.

52 Thoughts on “

  1. oh, alleluia, c’è ancora del SENNO a questo mondo. ora ti tireranno le pietre: resisti, pensando che le palle di tony son più dure.

  2. ecco le prime pietre…

    sintetizzando:

    un film stilisticamente ineccepibile, forse perfetto, ma senza anima (e quel poco è reazionaria)

  3. utente anonimo on 25 febbraio 2008 at 15:01 said:

    Secondo me mai come per questo film si è confuso uno stile volutamente e “necessariamente” raggelato con una mancanza d’anima

    Oh

  4. ecco, bravo oh.

    BRAVO.

  5. utente anonimo on 25 febbraio 2008 at 15:23 said:

    Brutto, brutto.

    hai notato che il finale è identico a quello di la Tigre e il Dragone?

    lonchaney

  6. Io non tiro alcuna pietra (anzi ti dò un buffetto sulla guancia) perché, da valente vigliacco quale sono, voglio sottrarmi alle intimidazioni di Maborosi e Ohdaesu, sicari al soldo di Ang Lee.

  7. Sicuri sicari.

  8. all’epoca rischiai di essere bombardato dai sicari di oh per la mia defezione.

  9. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 09:09 said:

    Io l’ho trovato di una bruttezza raggelante. La natura del rapporto tra la Tai Weng e Tony Leung è resa talmente male da risultare sfuggente…

  10. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 09:10 said:

    399

  11. questo film mi era ignoto..

    grazie a te l’ho visto..

    proprio un bel film..

    ;)

  12. Finalmente qualcuno che non mi prende a pesci in faccia. :-)

  13. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 14:10 said:

    wow, il ritorno di 399 ai commenti…sono emozionato…

    ciao compare di scorribande forumistiche!

    lonchaney

  14. Se volete vi lascio qui da soli a parlare male di Lussuria.

    Mi casa es su casa.

  15. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 14:26 said:

    sicuro di volermi dare licenza di uccidere, caro kekkoz? ti ricordo che in gioventù fui bannato da asianfeast nientepopodimeno…

    ;-)

    lonchaney nostalgico…

  16. Licenza negata!

  17. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 15:49 said:

    uff, dannati censori

    lonchaney

  18. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 19:15 said:

    tornando semiseri, mi sembra che l’unico punto di interesse di questo film sia l’analogia con il finale della Tigre e il Dragone, anche perchè è una delle poche tracce di una poetica autoriale nella filmografia del trasformista Ang Lee.

    (per inciso, che ang lee sia autore o meno non me ne frega niente, spesso i suoi film mi piacciono molto).

    lonchaney

  19. Sono sostanzialmente d’accordo, anche se il paragone con Notorious mi pare un pò troppo azzardato.

    Comunque sia l’ho trovato un film davvero molto ben confezionato, ma dai contenuti e dalle emozioni un pò troppo scarsi…

  20. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 22:03 said:

    Tony Leonchaney Chiu-wai!!!! Quanto tempo!!! Ma anche tu leggiucchi di nascosto?

    Visto hkx “nuovo”?

  21. Non parlate in codice voi due, bestie.

  22. utente anonimo on 26 febbraio 2008 at 22:12 said:

    Intendevo http://www.hkx.it nuovo. Hanno rinnovato un po’ il sito…

    ^-*

  23. utente anonimo on 27 febbraio 2008 at 11:01 said:

    sì, l’ho visto, bello. peccato che il forum sia morto. mi aspettavo strali sui commenti morbosi nei vari siti allo scandalo Edison Chen…(fine carteggio privato)

    lonchaney mina divagante

  24. Mina, diva grante.

  25. utente anonimo on 27 febbraio 2008 at 11:25 said:

    ma vogliamo parlare della mummificazione degli attori di Hong kong miracolati da Festival? dopo in the mood for love Tony leung e maggie cheung non muovono più un muscolo manco a pagare.

    i festival fanno male anche agli attori, una volta entrati nel giro delle star internazionali non rischiano più.

    maggie cheung non sorride in un film da almeno 10 anni, per dire…

    mi sembra che alla fine il divo della vecchia guardia che rischia di più sia l’insospettabile andy lau, che continua ad accettare ruoli assurdi. ma lui è inesportabile, lui è Hong Kong, tamarro senza eguali e senza remore.

    lonchaney

  26. utente anonimo on 27 febbraio 2008 at 15:05 said:

    Condivido in pieno, ne parlavo qualche giorno fa con un amico. Però ad essere onesti il ruolo di Tony Leung in 2046, malinconicamente quasi sgradevole, non era proprio da chi ha tirato i remi in barca… per il resto è vero: sono ingessatissimi e noiosissimi. A forza di lavorare in sottrazione sono arrivati allo zero espressivo.

    Però Cecilia Chung mi pare ne abbia guadagnato quanto a espressività ultimamente… :-P

    ?_°

  27. Colpo di piatti per la battutaccia sulla Ceci. ^^

  28. utente anonimo on 27 febbraio 2008 at 15:33 said:

    lasciate stare l’origine du monde della ceci mi ha scioccato non poco…anche se la sua espressione facciale mi ricordava anthony wong in Ebola Syndrome, non proprio un culmine di sensualità…

    lonchaney

  29. Non c’è che dire, la ragazza era sbattuta.

  30. utente anonimo on 27 febbraio 2008 at 16:01 said:

    ma cosa capirà chi legge sti commenti?

    lonchaney

  31. utente anonimo on 27 febbraio 2008 at 16:02 said:

    scommetto che a 399 non è piaciuto Il Petroliere

    lonchachacha

  32. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 08:40 said:

    Devo recuperare di tutto, da Il petroliere a Non è un paese per vecchietti a Lo scafandro…

    Però ho visto Cous Cous e mi è piaciuto da morire!!

    P.S. Non mi era piaciuto Punch Drunk Love… conta?

  33. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 09:58 said:

    … e comunque, a proposito di Tony Leung: la BIM dovrebbe far uscire Ashes of time redux… sapete quando?

  34. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 12:22 said:

    ma…esiste Ashes of time redux? se ne parla da anni, ma non l’ho mai visto pubblicato da nessuna parte…

    lonchaney (senior)

  35. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 12:45 said:

    Sì, sì… se ne parlava con un’addetta alla distribuzione sul forum della BIM. Pare che Wong abbia confezionato un redux per il mercato americano e la BIM l’abbia preso da distribuire (non mi hanno saputo dire se doppiato o meno).

    Io per ora ho visto due montaggi: quello che è disponibile nell’orrendo DVD Mei Ah, che preferisco e un’altro che chiamano “internazionale” che mi pare duri qualche minuto in più e ha un montaggio un po’ diverso.

    http://www.sentieriselvaggi.it/articolo.asp?idarticolo=19749&idsezione=5

  36. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 14:03 said:

    il DVD mei ah, è stato il mio primo DVD in assoluto, pensa che impatto….è di una zozzeria indicibile, sembra che abbiano vomitato sulla moviola mentre lo facevano….

    lonchaney

  37. Anch’io ho il dvd Mei Ah di A.o.t.

    Ma nulla è orrendo come il dvd suddetto proiettato in una sala cinematografica. Che esperienza.

  38. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 14:16 said:

    Io pure sono stato colpevole di una proiezione in sala del DVD Mei Ah… terrificante! Il mio primo DVD (in assoluto) è stato l’orrido DVD Universe di The Master di Tsui Hark… All’epoca, comunque, me lo feci un po’ piacere!

  39. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 14:21 said:

    A proposito di DVD scarsissimi, anche quello di Too many ways to be number 1 non scherzava. Per lungo tempo mi sono chiesto perchè i carrelli dei film hongkonghesi fossero scattosi… poi ho capito che erano i DVD a fare un po’ schifio.

    Avevo anche il VCD di AOT, praticamente la Mei Ah l’ha preso e ributtato su DVD… dei geni!

    ^_ç

  40. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 14:55 said:

    forse non lo sai, caro kekkoz, ma il DVd proiettato al lumiere era il mio! noleggiato alla cineteca quandofacevo il videotecaro e proiettato a mia insaputa…eheh

    lonciuchino

  41. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 14:57 said:

    il DVD di Too Many ways, mamma mia…quando ho visto la scena della sauna a Fuori orario non l’ho riconosciuto, pensate voi…

    lonchaney (che palle firmarsi ogni, volta, dovrei fare come lo scioperato 399)

  42. sì ecco, mo’ se non mettete nemmeno le firme sai che divertimento per il fottuto lettore occasionale.

  43. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 16:02 said:

    Il lettore occasionale non lo vede nemmeno il link dei commenti!!

    ^_*

  44. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 16:05 said:

    il lettore occasionale te lo sei giocato cn questa specie di chat nerdermetica…

    lonchaney

  45. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 16:18 said:

    Potrei postare i link alle foto di Cecilia Cheung, così li recupereresti…

    °_*

  46. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 16:20 said:

    E comunque in questi giorni avere scritto nel blog le parole “Cecilia” e “Cheung” già corrispondono almeno ad un milione di visite in più!

    %_^

  47. utente anonimo on 28 febbraio 2008 at 16:23 said:

    w il pisello di edison!

  48. utente anonimo on 29 febbraio 2008 at 00:58 said:

    Confermo, pure sul mio tumblr arriva gente cercando “foto porno edison chen”.

    - violetta –

  49. utente anonimo on 29 febbraio 2008 at 10:25 said:

    Ma secondo te le cercano proprio per Edison Chen?

    ^|’

  50. utente anonimo on 29 febbraio 2008 at 11:41 said:

    edison nudo recita meglio di tony leung nudo

  51. ummè garbato. e in questo post non ti schieri del tutto: DEMOCRISTIANO…

  52. Ma sì che mi schiero: mi schiero per il SI.

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