Rushmore
di Wes Anderson, 1998

"I understand you’re a neurosurgeon."
"No, I’m a barber, but a lot of people make that mistake."

Qualcuno la potrà pure chiamare maniera, da qualche parte del globo, ma a pochi giorni dall’uscita in Italia dello stupefacente The Darjeeling Limited, rivedere – oppure, come nel mio caso, vedere per la primissima volta – il secondo film di Wes Anderson, cult planetario vecchio ormai di 10 anni secchi, e trovarlo mosso dallo stesso spirito, le medesime impellenze, lo stesso inconfondibile stile, la stessa immutata e irresistibile idea di cinema, per quanto mi riguarda è davvero qualcosa che dà conforto.

Rushmore, poi, è davvero (paradossalmente, nella sua identità) un’autentica sorpresa: ambientato nella prestigiosa accademia eponima, segue senza perdere nemmeno un colpo, con un’empatia assoluta – forse più "vicina" ai suoi personaggi di quanto non lo siano gli ultimi film di Anderson – lo svolgimento dell’anno scolastico e le alterne vicende di Max Fischer (l’allora diciottenne ed esordiente Jason Schwartzman), un quindicenne sconsideratamente ardimentoso, ma brillante e pieno di talento, scatenate dall’impossibile infatuazione per una professoressa di inglese interpretata da Olivia Williams e dalla bizzarra amicizia con il ricco e frustrato padre di famiglia Herman Blume – un eccezionale Bill Murray, che proprio a questo film deve la sua "rinascita" dell’ultimo decennio.

Tra le altre – tantissime – cose, uno script che è una vera e propria miniera d’oro ("I saved Latin. What did you ever do?", "I always wanted to be in one of your fuckin’ plays") e, come in ogni film del regista texano, una vera manna per gli appassionati del wesandersonverse: dalla sequenza di presentazione di Max (replicata poi in The Royal Tenembaum), all’ossessione per Jacques Cousteau, alla presenza sorniona di Kumar Pallana, a quella tristezza negli occhi che nemmeno i colori e le musiche e gli innumerevoli carrelli potranno mai portar via ai personaggi – in un cinema che è sempre sostanzialmente malinconico, e in cui la catarsi non è che un tiepido sorriso temporaneo.

Impressionante la colonna sonora di Mark Mothersbaugh, condita da una sequela altrettanto spaventosa di brani, tanto noti quanto sempre appropriati, dai Creation agli Who, da Cat Stevens a John Lennon. Possederla è un dovere civile.

Il film non è reperibile nel nostro paese, ma l’edizione inglese è praticamente gratis, e ha pure i sottotitoli italiani. Non avete scuse. Se volete spendere due lire in più, c’è la solita eccellenza di Criterion Collection, nei cui extra tra le altre cose si trova questa cosetta meravigliosa realizzata dal cast in occasione degli MTV Movie Awards nel 1999.

33 Thoughts on “

  1. utente anonimo on 28 aprile 2008 at 11:32 said:

    il tuo post su Le avventure acquatiche di Steve Zizzou risulta not found. Puoi fare qualcosa? ciao

  2. Mi sa che splinder ha disattivato il vecchio sistema di permalink.

    Non è stata una bella idea, che cazzo.

    Comunque il post su Zissou è qui.

  3. Si-sssì, la prima veduta di Rushmore è sempre una gran sorpresa. Roba che non si sa a quale film di Wes Anderson volere più bene.

  4. Potrebbe scatenarsi il dibbattito. Ma anche no.

    Io rimango sui Tenenbaum. Cioè.

  5. anche possedere Rushmore o almeno averlo visto é un dovere civile!

    Eazye

  6. @Eazye: allora ho fatto il mio dovere. Adesso aggiungo il link a Play.com

  7. fantastico il filmato per mtv, grazie per la segnalazione.

    anderson è un genio e un poeta.

  8. eppure io ho vistu un rip dvd ita. davvero non esiste in vendita? :S

  9. @iosif: sì è davvero bello, io l’ho scoperto solo stamattina e ci sono rimasto di sasso.

    In quei tempi gli MTV Movie Awards erano pieni di queste chicche – è da qualche anno che non li seguo più.

    @vespertime: effettivamente so di un’edizione italiana (uscita in sala?), ma non ne ho trovata alcuna traccia. Forse era un satrip?

  10. E pensare che proprio in questi giorni avevo intenzione di vedermelo! Se trovo tempo lo recupero proprio oggi. Grazie per la segnalazione!

  11. in Francia Rushmore te lo catti per 5 neuri nei negozi di destockaggio..

    in compeso come uno stronzo un paio di settimane fa (mi ricordassi dove..), mi é passata sotto il naso una copia di Bottle Rocket, e ripeto, come uno stronzo, non l’ho presa…

    Eazye

  12. @Ale55andra: recupera, recupera.

    @Eazye: non per ripetermi, ma nel link di Play.com che ho messo nel post, con 5 euro e 50 ti arriva nella cassetta della posta. Oppure devo venire in Francia apposta? ^^

    (ora è il caso che mi recuperi Bottle Rocket, eh?)

  13. sono abbastanza sicuro di averlo visto in italiano, la seconda volta.

    bottle rocket non è ancora al 100%, ma non è affatto male.

  14. utente anonimo on 28 aprile 2008 at 15:32 said:

    kekkoz è un tirapacchi!!!!!!

    lonchaney

  15. @lonchaney: eheh non avevo promesso niente.

    (sarei dovuto venire da solo da Milano, sai che palle)

  16. Io “Rushmore” l’ho visto credo sei anni fa. L’ho NOLEGGIATO. Era una vhs italiana. VUACCAESSE. Se ci penso, mi commuovo.

  17. si che esiste, in italiano.

    e si, è ora di recuperare bottle rocket. il video dei tenenbaum messo lì a tradimento non te lo perdono.

  18. (Qui si tirano colpi bassi, non vale.)

  19. Comunque ha ragione MissV, Rushmore si trova in italiano. Lo passò pure la televisione pubblica, anni fa, ai tempi della mia prima visione. E ultimamente è girato su sky.

    Anche Bottle Rocket esiste in italiano, tradotto come Un colpo da dilettanti.

  20. Un colpo da dilettanti!

  21. Ma infatti che Rushmore esista in italiano non ci sono dubbi, ma esiste il dvd italiano? La questione era quella. Credo di no…?

  22. Io l’ho visto un po’ di settimane fa, lo davano su Sky. Prima visione anche per me. Bill Murray meriterebbe una statua. Come Anderson. Non vedo l’ora che arrivino… “gli alieni” (cit.).

  23. No, dai, il vero colpo da dilettanti sarebbe stato il video di Richie in bagno…

  24. Allora giochiamo sporco: http://www.youtube.com/watch?v=5WLQxqdkqSU

    (No perchè io ogni volta che vedo Kumar Pallana, qualsiasi sia il film o il contesto, mi metto a urlare in maniera scomposta: “Figlio di putana!”)

  25. utente anonimo on 28 aprile 2008 at 21:30 said:

    “la stessa immutata e irresistibile idea di cinema”, già.

    Post magistrale.

    Io la prima volta ho visto “Rushmore” sottotitolato. Poi mi sono procurato il satrip in italiano.

    Qualche settimana fa, ho completato la filmografia con “Bottle Rocket”, che è uno dei ‘road movies’ più intelligenti che mi siano capitati davanti agli occhi.

    Fenomenale l’extra che hai linkato.

    Una specie di “Be Kind Rewind” ante-litteram.

    int

  26. era un po’ che lo volevo vedere, il tuo post me lo ha fatto comprare… vediamo un po…

    cmq, se non ho sbagliato qualcosa, l’indirizzo segnalato consegna solo in UK, sono dovuto ricorrere al caro vecchio ebay

  27. @steutd: no, ti sbagli, consegna anche a casina tua ^^

    (probabilmente dovevi solo cambiare le impostazioni da sterlina a euro)

  28. allora 2 cose:

    1) il primo corto di Wes Anderson “bottle rockets” 13 minuti, b/n con Owen e Luke Wilson, da cui poi è stato tratto bla bla bla sempre la solita storia

    2) io HO il dvd linkato (l’ho preso su amazon però) e HA l’audio in italiano, non scherzo, non c’è scritto sulla fascetta e quando l’ho visto ci sono rimasto di sasso…

    acquisto sicuro

    martin b a l s a m

  29. 1) ok e quindi?

    2) pure io HO quel dvd, non avevo notato l’audio in italiano (i sottotitoli no) – ora gli do un’altra occhiata – magari dopo – e poi che mi frega dell’audio in italiano?

    3) che cazzo di sito hai linkato? ^^

  30. wes anderson semplicemente genio.

  31. Mi vergogno quasi a dirlo, ma io Rushmore me lo sono masterizzato a Melbourne mesi fa, dove ho trovato il dvd regione 4 con traccia audio, sottotitoli e menù IN ITALIANO– L’avranno fatto per i vecchietti calabresi su Lygon– Cmq un gran film.

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