Teeth
di Mitchell Lichtenstein, 2007

E’ facile fare battute di spirito su un film che racconta di un’adolescente che scopre di avere la vagina dentata, lo è già meno determinare in che modo il film in questione riesca a cogliere pienamente nel segno – ed è il caso di Teeth. Perché il film d’esordio del figlio di Roy Lichtenstein (già attore, e non propriamente un ragazzino) è un’operetta piccola piccola ma davvero sorprendente, sia per il modo in cui è realizzato sia per i temi che solleva. E non sorprende affatto che abbia fatto parlare tanto di sé – nonostante sia un film prevedibilmente sundanciano, per molti versi – alla sua presentazione al Sundance nel 2007.

Oltre a essere infatti un film di genere molto riuscito, una sorta di timido slasher che gira intorno a fobie arcinote come lo stupro e la castrazione, ma costruito su un irresistibile miscuglio di gore e sarcasmo, cinismo e ironia (aiutato dall’enorme centrale nucleare iperrealista che incombe sui sobborghi dove è ambientata la storia), è anche una riflessione per nulla banale su un argomento che negli States è sempre molto caldo: ovvero, le lacune di educazione sessuale in contesti, spesso provinciali ma non solo, in cui è forte l’ingerenza del pensiero integralista – in questo caso, quello cattolico. Non un tema leggerissimo, quindi: ma affrontato con grande chiarezza e senso dell’umorismo.

Quello che ne esce è un film insieme divertente e sottilmente inquietante, schematico nella costruzione dei personaggi ma mai banale nella rappresentazione dei loro rapporti (quello tra Dawn e il fratellastro, per esempio), e dominato dalla performance-rivelazione, divertita ma impeccabile, della semi-esordiente ventiseienne Jess Weixler. Comunque sia, aspettatevi qualche brivido in più se avete (o se avete ancora) un pene tra le gambe, e un tifo sfegatato per la nostra sfortunata eroina in caso contrario.

Il DVD americano Regione1 sarà in vendita su Amazon tra poche ore.

E se volete anche voi una vagina dentata, accomodatevi.

Ne ha parlato anche hellbly.

11 Thoughts on “

  1. Sull’argomento ti consiglio di recuperare anche il corto “Maquina” dello sapgnolo Gabe Ibanez.

  2. Meno male che il conte c’è.

  3. utente anonimo on 5 maggio 2008 at 19:25 said:

    Osteria numero venti…..

  4. Eh, appunto. ^^

  5. utente anonimo on 6 maggio 2008 at 13:09 said:

    Caro kekkoz,

    a questo punto le cose sono due,

    o (1) andiamo negli stessi siti alla stessa ora o (2) hai accesso al mio hard disk!

    Certo, poi te mi dirai (vedi Fido) che questi film li vedono tutti e che “sconosciuto” è relativo…

    ..sarà…

    Comunque io aspetto sottotitoli per vedermelo..

    Il DVD americano è già disponibile su Emulazon!

    Ciao

    21

  6. Grazie, carino e ben girato. Spero di non avere incubi. :-)

  7. come suggeriva poi tempo fa il conte, si consiglia sul tema “killer condom”.

  8. utente anonimo on 26 agosto 2008 at 01:58 said:

    wow, appena visto ed ero assolutamente esaltato… La fattura “sundanciana” secondo me e’ stata costruita a posteriori (unico modo per far girare una pellicola del genere?), ma il film secondo me e’ qualcosa di molto piu’ viscerale e genuino… sempre intelligente in ogni sua scelta (stilistica e narrativa) e mai compiaciuto. Secondo me e’ un B-movie, come non ne ho mai visti in sala, nelle qualita’ migliori del genere.

  9. Abbastanza deluso…

    ma hai edulcorato la recensione o sbaglio? ricordo che la lessi tempaddietro ed era diversa

    http://tuttattaccato.splinder.com/post/18296296/Teeth+-+Denti+%282007%29

    recensito anche io (ah, non ci sei anche tu tra i recensori positivi che critico per la grafia)

    VL

  10. No, non ho fatto modifiche.

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