The Chaser, Na Hong-jin 2007

The chaser (Chugyeogja)
di Na Hong-jin, 2008

A questo film si è già fatto accenno qualche mese fa, in un cappello introduttivo sullo stato del cinema coreano "nuovo" in un contesto che si presenta come assai poco favorevole per la coltivazione, anche commerciale, dei nuovi talenti. The chaser, invece, ha fatto il botto: merito anche di un passaparola davvero notevole, visti i tempi, che però, per una volta, sembra faticare a varcare i confini del continente asiatico: demerito del film in sé, oppure è l’occidente a essere meno ricettivo nei confronti del cinema di Seoul?

Il discorso ci interessa fino a un certo punto, trovandoci di fronte a un film simile: perché se The chaser non segna nessun tipo di svolta o rivoluzione, marchiando il territorio persino meno dell’altro "esordio eccellente" della stagione (ovvero Epitaph), e se non è ai livelli di un modello come può essere Memories of murder, si può dire che l’opera prima del trentaquattrenne Na Hong-jin sia un esempio abbastanza esemplare dell’enorme potenziale espressivo e della vitalità narrativa dei giovani registi coreani. Che in questi caso si esprime attraverso un thriller fatto di corse, rapimenti, percosse, solitudini, disperazione, e un senso di ambiguità morale che abbina l’inanità delle istituzioni a un più profondo e radicato senso di impotenza di fronte all’assurdità della vita e della morte. E soprattutto a un’indole pessimista nei confronti delle responsabilità individuali.

Il talento di Na per le sequenze d’azione, incredibilmente "concrete" pur svolgendosi la maggior parte delle volte all’interno di scenari quasi iperrealisti – memorabili gli inseguimenti a piedi tra gli stretti vicoli di accaldate periferie, semideserte o semiabbandonate – fa il paio con questa sensazione di rassegnazione e disillusione cosmica che avvolge il mondo, (i personaggi lottano inutilmente con le unghie contro un destino nero che sembra sempre comunque già scritto), e l’uso sapiente ma spietato della violenza, unito alla performance gigantesca di Kim Yoon-seok nel ruolo di un protettore in corsa contro il tempo e contro il proprio senso di colpa, fanno di The Chaser qualcosa di più di un film semplicemente interessante. Uno dei thriller "metropolitani" migliori degli ultimi tempi, e una discesa inquietante negli abissi umani, e nei sempre più feroci e beffardi giochi del Caso. Senza dubbio, una firma da tenere d’occhio.

Il DVD coreano Regione 3 costa una ventina di euro. Fossi in voi ci farei un pensierino.

2 Thoughts on “The Chaser, Na Hong-jin 2007

  1. a me mi è piaicuto un botto, mi è. non so da quanto tempo una crime story coreana non mi coinvolgeva così. qualche anno, direi. forse proprio da memories of murder. e si che me li guardo quasi tutti.

  2. CINEMA COREANO 02

    [..] THE CHASER Avevo in progetto di segnalare qualche horror coreano, ma, dopo averlo visto, spenderò qualche parola su (추격자 – regia di Na Hong-jin, 2008). È giusto rimproverare al regista il paragone sfavorevole con , ma è il suo [..]

Rispondi a coma Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

You can add images to your comment by clicking here.

Post Navigation