Encarnação do Demônio, di José Mojica Marins
Venezia 65, Fuori concorso
Il ritorno del regista exploitation brasiliano dopo 20 anni di inattività registica conclude una trilogia iniziata nel 1964 con At Midnight I’ll Take Your Soul, leggendario film in bianco e nero considerato il primo horror brasiliano. Ritroviamo il suo demoniaco Zé do Caixão a 72 anni, ma la voglia di avere una discendenza non è certo scemata. I poliziotti locali e un prete masochista e vendicativo si mettono in mezzo tra lui e il suo piano diabolico, ma non nel modo più brillante. Difficile capire il film senza conoscerne i precedenti (ed è il mio caso, se non per fama), ma José Mojica Marins ci aiuta facendo interagire come flashback alcuni spezzoni dei suoi film degli anni ’60. La cosa più interessante è di sicuro questo rapporto malinconico con quel cinema furioso che ha come cugine le prime opere di Romero e Argento e che ora deve vedersela con i tempi che sono cambiati: eccezionali le visioni delle vittime che si materializzano in sogno al protagonista, e sono ancora in bianco e nero e reclamano la loro vendetta. Per il resto, posto lo stretto rapporto con un senso del ridicolo che Marins affronta senza alcuna vergogna (con una performace attoriale teatrale e sopra le righe, quasi forzatamente dilettantesca), un horror truculento e visionario d’altri tempi: scalpi strappati, natiche affettate, peni strappati a morsi, teste dentro bidoni pieni d’insetti, visioni infernali, topi nelle vagine, robetta così. Alle nove di mattina è una pacchia.
bravo, bravo. tienici aggiornato, tu che puoi
Gran bella cura Ludovico
P.S. alla proiezione delle 24, il regista si è presentato con il costume di scena: sobrio cilindro nero e mantello corvino…che uomo!
ester