Venezia 65: Pranzo di Ferragosto, di Gianni Di Gregorio

Pranzo di Ferragosto, di Gianni Di Gregorio
Venezia 65, Settimana della critica

Un uomo di mezza età si ritrova a Roma da solo a Ferragosto a badare alla madre: per saldare qualche debito, si accollerà anche la madre e la zia del suo amministratore, e anche la madre del suo medico. Quella a Pranzo di Ferragosto, nell’affollata proiezione di ieri per tutti gli accreditati (era la quarta, ma è stata ugualmente presa d’assalto), è stata senza dubbio la reazione più positivamente accesa a cui io abbia assistito durante la mostra, con moltissimi applausi a scena aperta, e uno lungo e rumoroso alla fine, che è sfociato in grida di ovazione liberatoria: e se già all’esterno del Lido si parla di un "caso" come ce ne sono molti anni (l’anno scorso furono Molaioli e Zanasi), dall’interno non si può che confermare l’attenzione particolare rivolta a questo piccolo film prodotto da Garrone e diretto dal suo assistente alla regia e, almeno in occasione di Gomorra, co-sceneggiatore. Attenzione, va detto, del tutto meritata. Non poteva che essere nella sezione della SIC, Pranzo di Ferragosto: un esordio piccino, essenziale, girato in economia, basato su un’idea elementare (sfruttare l’insita comicità delle signore anziane un po’ come si fa con la perfidia dei bambini) ma che risulta caldissimo e soprattutto uno spasso micidiale – forse anche perché inserito verso la fine di una Mostra in cui sono molte le storie basate (nel bene e nel male) sulla depressione e sullo scoramento. Non c’è niente di male, anzi: ma questi 70 minuti di risate esplosive, completamente prive di tratti patetici, davvero ci volevano. Una manna dal cielo: e l’impressione che possa funzionare davvero, anche nel "mondo vero" – e che quindi ne sentiremo parlare per un bel po’.

9 Thoughts on “Venezia 65: Pranzo di Ferragosto, di Gianni Di Gregorio

  1. Sono molto curiosa di vedere queste quattro vecchiette in azione.

  2. utente anonimo on 22 settembre 2008 at 15:33 said:

    visto! delizioso

  3. utente anonimo on 29 settembre 2008 at 17:53 said:

    Decisamente mediocre!!!

    Ma che rinascita del cinema italiano.

    Risate esplosive?

    Ma io ho visto un’altro film allora?

    Basta osannare filmetti altrimenti il cinema, quello verò, non verrà più fuori in Italia.

  4. A parte il fatto che lo definirei più un mediometraggio…ma le risate esplosive poi…francamente sono troppo.Lo trovo semplicemente un “film “(?)sopravvalutato, con una discreta idea di partenza..che rimane ai nastri! Un film rimasto sospeso e irrisolto, malgrado le premesse. Peccato!

    Franca

  5. Ehm, no, dura 75 minuti, è un lungometraggio. Non è che sia una questione di opinioni, quella. :-)

  6. Se la metti così…certo che è un lungometraggio!ma io mi riferivo con una battuta(?) al giudizio complessivo che ho dato del film.

    sorry

    Franca

  7. Stavo scherzando Franca, non hai visto la faccina? :-) Eccone un’altra.

  8. utente anonimo on 31 ottobre 2008 at 16:52 said:

    molto carino ti fa riflettere molto secondo me oggi uscire da una sala con una riflessione non é veramente poco ciao ale

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