Rachel getting married, di Jonathan Demme
Venezia 65, Concorso
Con il suo ritorno al cinema di fiction dopo una parentesi documentaristica, Demme mostra di aver fatto tesoro dell’esperienza accumulata – che l’ha cambiato enormemente, professionalmente e forse anche umanamente. E sceglie di raccontare il ritorno a casa di Kym, una giovane ex modella uscita da 9 mesi di rehab per il matrimonio della sorella Rachel, con uno stile di messa in scena che ricorda più i modi del documentario che quelli del cinema tradizionale – con la camera a mano che riprende i preparativi e le nozze con una spontaneità e una libertà quasi naturalistiche, con l’aiuto del formidabile cast e dell’uso davvero geniale della musica intradiegetica. Nonostante non si rinunci a raccontare una storia persino risaputa, nel senso migliore del termine (cioè convenzionale ma per nulla rassicurante) con tutti i "movimenti" classici del caso. La forza e la bellezza di Rachel getting married, uno dei film migliori del concorso di quest’anno e tra i miei favoriti della Mostra tout court, sta proprio qui: nell’essere insieme tradizionale e sperimentale, classico e nuovissimo – oltre alla possibilità di sfoggiare interpretazioni eccezionali come quella di Anne Hataway da una parte, ma soprattutto – piccola ossessione personale – l’eccezionale prova "di sostegno" della splendida e bravissima Rosemarie DeWitt. E pensate un po’, nella freddezza di questo post ho dimenticato di dire che esperienza emozionale assolutamente devastante sia, Rachel getting married. Beh, lo è.
(avevo letto indietragica)
Beh, dal trailer si capisce molto di quello che dici. Anche la musica deve avere il suo bel ruolo (non per niente è Demme). Quando uscirà in italia?
EmmeBi
Si capisce il modo in cui è girato, non il modo – liberissimo e davvero “indipendente” – in cui è costruito. Non dico di più.
In Itlaia esce il 7 Novembre, pare. Va da sé che è un film che doppiato non ha molto senso, e dico davvero – ma dovremo farci il callo.
Anne Hataway, non mi convince moltissimo, però questo film lo vedrò sicuramente.
Oggi ho sentito un critico su Rai1 (credo Tonino Pinto) dire che il film è scritto dalla figlia di David Lynch. True story.
(si aspetta il film con ansia, ça va sans dire)
ahahahahaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa..ma non avevi decretato la hathaway come una pertica senz’anima e senza talento?….alla fine hai dovuto smentirtiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!
con affetto
-Alessia-
Beh, questo post rafforza la mia grandissima speranza in Demme. Menzionerei anche il fatto che c’è Debra Winger, non so con che peso — non molto a giudicare dal fatto che non la menzioni.
Visto terribilmente in ritardo ieri sera…
l'attore che fa il padre è pazzesco.