Hallam Foe
di David Mackenzie, 2007
Se è difficile scrivere di un film dopo più di due settimane dalla visione, figuriamoci quanto è difficile scriverne se in mezzo ce n’è stata un’altra trentina. La tentazione è fare un post tutto su Sophia Myles, l’attrice londinese classe 1980 che è diventata una star nel Regno Unito grazie alla sua intepretazione di Madame de Pompadour in uno dei più meravigliosi episodi dell’ultimo Doctor Who, ovvero The girl in the fireplace. Tu che segui Doctor Who sai perfettamente di cosa sto parlando, anzi, hai già i lucciconi agli occhi. E sai che qualunque film contenga scene come Sophia Myles che elenca sinonimi della parola "vagina" è un film che vale la pena di essere visto.
Bando agli scherzi, è come al solito un peccato che Hallam Foe non abbia ancora toccato il suolo italico, nonostante sia già uscito un po’ dappertutto. Posso capire però l’esitazione dei distributori: si saranno sentiti raccontare un film in cui un ragazzino timido e un tantino voyeur si prende una cotta morbosissima per una tizia che è la sosia di sua madre morta? Non prima di essersi scopato la giovane donna di suo padre nella sua treehouse? Non c’è dubbio che detto così il film risulti più inquietante di quanto in realtà non sia: tratto dal libro di Peter Jinks, il film è un onesto romanzo di formazione e di passaggio, sostanzialmente doloroso perché passa attraverso il superamento di pulsioni omicide, suicide, e appunto incestuose, ma paradossalmente piacevolissimo e persino lieve, realizzato con grande sapienza dal regista di Young Adam.
E impreziosito da una colonna sonora a cura della Domino Records che inanella roba come James Yorkston, Sons and Daughters, Four Tet, Psapp, e una canzone eponima scritta ad hoc dai Franz Ferdinand. Le illustrazioni invece, tra cui i bei titoli di testa, i disegni che nel film sono opera di Hallam, e alcune immagini inserite durante il film con sorprendente gusto grafico, sono tutte dell’artista scozzese David Shrigley.
Su play.com ve lo mandano a casa con 7 euro. A qualche euro in più c’è la colonna sonora.
Negli USA è uscito un paio di mesi fa, ma con il titolo Mister Foe. Chissà perché.
e ancora più difficile se splinder ti fa rifare il post quattro volte
Sì, stamattina mi ha fatto diventare scemo. Vabbè, capita. ^^
caro kekkoz ce la puoi fare……..sei il miglior cineblogger che conoscaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
-Alessia-
“The girl in the fireplace”. é veramente un gioiellino narrativo e non solo… ma la scena finale che ti fa capire tutto???
Eazye
E’ il “juno” dell’anno!
Musica indie, facce da bravi ragazzi, cartoni animati e tanta tanta “onestà”….
Dovrebbe uscire in italia, basta pomparlo il giusto, se ne fa un caso e vedrai che roba!
Ma sarà poi bello?
..mah…
lo vedrò quando me lo “consegnano” a casa!
Ciao
21
Il juno dell’anno? a me non è piaciuto neppure il juno originale… bah, la ragazzetta le preferisco in hard candy