Futurama: Bender’s Game, Dwayne Carey-Hill 2008

Futurama: Bender’s Game
di Dwayne Carey-Hill, 2008

E siamo a tre. Dopo Bender’s big score e The beast with a billion backs, arriva puntuale il terzo dei quattro film straight-to-dvd che compongono la quinta non-stagione della fenomenale serie creata da Matt Groening nel 1999. Che rende chiara una cosa, una volta per tutte: un’attesa smisurata nei confronti di questi lungometraggi può essere controproducente, visti i risultati.

Capiamoci bene: Bender’s game è assolutamente imperdibile, come le altre volte. Il discorso è sempre lo stesso, insomma: Futurama è un prodotto talmente ricco e unico nel suo genere, talmente maniacale e complesso, talmente culturalmente stratificato, da far perdonare il fatto che questo ritorno non sia stato (e non sia) (e probabilmente non sarà) tutto all’altezza di Bender’s big score. Che forse ci aveva abituato troppo bene, da principio: Bender’s game è persino, almeno a una prima distratta occhiata – alla quale ne seguiranno sicuramente altre, perché sennò si sta a secco fino a Febbraio 2009 – il più debole dei tre. E alcune gag (quella dei tre Stooges e il Wipe Castle, per dirne due) davvero non funzionano. Ma forse è solo perché qui si vanno a toccare più direttamente i nerdoni che hanno fatto la fortuna della serie, soprattutto agli appassionati di fantasy: in particolare, di Tolkien e di D&D, il cui creatore Gary Gygax, scomparso lo scorso Marzo, è omaggiato esplicitamente.

Tutti gli altri si possono accontentare, se così si può dire, del solito susseguirsi di situazioni che hanno fornito a Futurama uno dei culti più meritati dell’animazione contemporanea. La trama, notevolmente più compattata e semplificata che negli altri due film, abbassa notevolmente le ambizioni e si suddivide in due parti: dire di più sarebbe un delitto. Rivelazioni incredibili degne di una soap (soprattutto sul passato di Farnsworth e di Nibbler), irresistibili versioni "fantasizzate" dei personaggi della serie, robot picchiatelli (influenza inconscia di WALL-E?), una Amy Wong a piccole dosi ma più fica che mai (garantisco), e il solito vecchio Bender. Come si fa, a prescindere, a non amarlo?

Il DVD inglese è già disponibile, da noi esce il 26 Novembre.

2 Thoughts on “Futurama: Bender’s Game, Dwayne Carey-Hill 2008

  1. utente anonimo on 5 novembre 2008 at 16:31 said:

    Beh visto che è stato nominato Tolkien, non posso esimermi dal citare che che nel 1966 il Signore degli Anelli è stato relegato al secondo posto del premio letterario di fantascienza “Hugo” (per fare un paragone cinematografico, l’Oscar).

    Quell’anno il vincitore è risultato Asimov con la trilogia della fondazione.

    Che soddisfazione (Io lo odio Tolkien)

    Banjo

  2. amy ispira anche con le branchie…

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