Futurama: Into the Wild Green Yonder
di Peter Avanzino, 2009
Ci sono almeno due motivi per non essere eccessivamente felici, dell’avvento di questo Into the Wild Green Yonder. Il primo è che questo è l’ultimo dei lungometraggi di Futurama a uscire direttamente in DVD. E quindi, che questo film segna la fine di Futurama come lo conosciamo, ovvero di una delle migliori serie animate di sempre. Ma l’avevamo pensato anche l’altra volta, e avevamo torto: non abbandoniamo le speranze.
Il secondo motivo è che Into the Wild Green Yonder conferma la parabola geometricamente discendente, probabilmente casuale ma ai miei occhi fin troppo evidente, di questo quadripartito "lungo addio": e invece di chiudere con un big bang, la serie creata da Matt Groening e David X.Cohen termina con un episodio moscetto, allungato, scritto con cura ma fin troppo inquadrato e coerente, lontano dalla geniale e cervellotica follia del capolavoro Bender’s big score, ma anche dal citazionismo divertito di The beast with a billion backs e dalla nerditudine pura di Bender’s game – e anni luce, si intende, dai fasti delle quattro stagioni televisive.
La debolezza di questo episodio finale aumenta dunque anche l’aura di malinconia che già circondava l’operazione – che si spegne però senza l’entusiasmo dei predecessori, con assai poco nerbo, e con una conclusione frettolosa che lascia l’amaro in bocca. Ma forse è un sapore che avremmo sentito in ogni caso.
Da recuperare, però, si intende: perché se ne può dir male in senso relativo, ma è sempre Futurama. E anche Into the wild green yonder riesce a ricordarci, nonostante quanto detto finora, di cosa dovremo fare a meno, d’ora in poi, e che razza di roba ci verrà a mancare. Dico: Fry, Bender, Leela, Zoidberg, Amy Wong. Adieu.
Sei probabilmente l’unico a pensarla così: il 99% delle altre recensioni lo descrive in termini entusiastici (in alcuni casi addirittura come “il migliore della saga”!), compreso il pur autorevole IMDb. Per quanto mi riguarda, data l’importanza del tema trattato, non sento affatto la mancanza di alcuna “cervellotica follia” che, oltre a risultare ripetitiva, sarebbe stata fuori luogo relativamente al tema trattato.
Posto che non ho mica detto che è brutto, se sei contento tu, a me va bene eh. Respect. Ma davvero definisci “autorevoli” gli user comments di IMDB? Cioè: gulp.
In ogni caso, mi mandi per email questo 99% di recensioni? Non è una provocazione, eh: vorrei solo leggerle e non ho la pazienza di trovarle. Un paio di letture negative le ho trovate frettolosamente qui e qui, ma ora ho finito il mio tempo libero, devo tornare in cella.
(comunque, non mi ripeterò mai abbastanza: una firma. una qualunque. grazie.)