The edge of love
di John Maybury, 2008
Se c’è una cosa che The edge of love mostra è che non basta il fascino della poesia in sé a fare un buon film, tantomeno celebri versi recitati in voice over mentre sullo schermo si dipana una roba che sembra, passatemi la prevedibile similitudine, una pubblicità della Chanel lunga 110 minuti. Un film "in costume" basato su un quartetto dovrebbe avere come minimo il sostegno di una sceneggiatura robusta e coraggiosa – che, manco a dirlo, non c’è: lo script di Sharman Macdonald (curiosamente, la madre di Keira Knightley) si limita a mostrare dei ribaltamenti di prospettiva tanto prevedibili e fiacchi quanto incapaci di dare sostegno a tutto il resto del film.
La preoccupazione maggiore di Maybury e della sceneggiatrice sembra quella di mostrare il minimo timore reverenziale possibile nei confronti di Dylan Thomas. In questo modo, e tra le mani di Matthew Rhys (comunque il meno peggio dei quattro) il poeta diventa semplicemente uno un po’ stronzo, donnaiolo e immaturo, mentre accanto a lui Sienna Miller trasforma la moglie borderline Caitlin in una tizia insopportabile che si agita e urla. Ovviamente, Thomas (e il quarto del sistema, un rigidissimo Cillian Murphy) è un pretesto marginale per parlare del rapporto tra le due donne, ovvero Caitlin e Vera, che è interpretata dalla mascella di Keira Knightley. Ma dal momento che non succede niente di niente per un quattro-quinti del film, è un dato preoccupante che non ce ne possa fregare di meno dei personaggi che si muovono all’interno dell’inquadratura.
Piaccia o meno lo stile morbosetto di Maybury e la fotografia patinata (e davvero stomachevole, per quanto mi riguarda) di Jonathan Freeman, è difficile negare che la parte centrale contenga alcune tra le scene e sequenze più di cattivo gusto del cinema britannico recente, tra cui una scena di sesso tra la Knightley e Murphy costruita su un uso indecente della dissolvenza incrociata e in cui le solite musiche pallosette di Badalamenti danno il definitivo colpo di grazia.
Non è ancora prevista una data italiana, nonostante sia in circolazione da parecchi mesi. Magari uscirà in estate alla chetichella, oppure direttamente in DVD. Se proprio volete vederlo, il DVD inglese costa solo una decina di euro.
una schifezza davvero rara
per quanto riguarda lo stile, stomachevole è anche poco ^^
mi pare di ricordare una soggettiva dell’urina
però per una visione serale di gruppo non è male, almeno ci si può divertire a deriderlo
La soggettiva dell’urina – scritto in grassetto – c’è eccome, non te la sei sognata. Agghiacciante.
Come sarebbe a dire, una soggettiva dell’urina? C’è la mdp che si butta nel cesso? Cos’è una soggettiva dell’urina, e come fa a non piacervi un film che ne contiene una? Di chi è l’urina?
Lor B
La soggettiva dell’urina sarebbe l’unico motivo per vedere questo film.
L’urina è a terra perché Dylan Thomas ha pisciato per terra, e due personaggi guardano a terra – lo schermo è sporco di urina, ovviamente, essendo noi l’urina – e puntando il dito verso di noi dicono “guarda, è l’urina di Dylan Thomas”.
Una cosa così.
all’inizio il film sembra quasi promettere bene. kitsch patinato e strampalato ma in qualche modo interessante. poi va a puttane. l’amplesso con montaggio incrociato è il momento in cui dici: vabbè, no dai. e capisci che il film non si riprenderà più
trino
Nemmeno una piccolissima scena lesbo?
:-((
Banjo
mmmmi sembra di ricordare un bacetto casto tra le due…come sempre da donna a me non è dispiaciuta la storia tra le due protagoniste e la loro strana amicizia, ma sì direi che questo è l’unico punto con un minimo di interesse per il resto un bel yawn e bei vestiti alla Top Shop londinese
ah! credevo fosse urina mentre veniva urinata!
LB
Per il LOL – Proprio oggi Café Mode ha postato qualche spot Chanel:
http://blogs.lexpress.fr/cafe-mode/2009/03/la-femme-chanel-n5.php
BH
Mah.
Per quello in materiale non manca tutto il giorno tra imbecilli, fattorie e fratelli senza andare a cercare questa “urognalia” (perversione sessuale). Un film che con questo interesse principale non credo andrò a vedere
Da tutti questi commenti negativi io ne evinco che forse mi potrebbe anche piacere…
urognalia…cioè il pissing (sul pubblico in sala)?
Banjo
l’avevo visto qualche mese fa…e mi aveva fatto proprio schifooooooooooo!!!banale scontato e con dylan thomas non c’entra una mazzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!una poesiuccia recitata non fa di questo film un bel filmmmmmmmmmmm!!!!!!!!!!!delusione delusione delusioneeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!
-Alessia-
Ma che problemi c’hai con le vocali?
Banjo
nessun problema!!!le vocali sono una caratteristica preponderante dei miei interventi da sempre un po’ un marchio di fabbrica!non sarebbero più i miei interventi limitasi le vocaliiii!!
-Alessia-