Cry of the owl, Jamie Thraves 2009

Cry of the Owl
di Jamie Thraves, 2009

Tratto da un libro di Patricia Highsmith che aveva già ispirato un film di Chabrol con lo stesso nome negli anni ’80 (da noi Il grido del gufo), il film è una coproduzione paneuropea (Regno Unito, Francia e Germania) girata in Canada nell’Ontario, ed è il secondo lungometraggo di Jamie Thraves, regista inglese di molti bellissimi videoclip musicali tra cui almeno due notissimi capolavori del genere (Just per i Radiohead e The scientist per i Coldplay).

E quando un autore di videoclip si mette alla regia di un lungometraggio, la paura è sempre quella, che rimanga intrappolato trasferendo certe convenzioni di quel genere – ma Thraves è un regista intelligente, per nulla esagitato e scomposto, e infatti si muove in direzione opposta: il film è misurato, quasi compassato, e Thraves affronta la sua vicenda "gialla" con grande professionalità e senza alcuna concessione – consegnando semmai spesso la regia nelle mani della (sua stessa, e buona) sceneggiatura. Non traendone un film assolutamente memorabile, ma costruito con garbo e con un notevole senso del tragico, della predestinazione, del coraggio e della sconfitta.

Dal canto mio, l’ho recuperato soprattutto perché mi incuriosiva vedere all’opera un cast di protagonisti così bizzarro: Paddy Considine, sempre meraviglioso anche con questo inedito accento nordamericano, e Julia Stiles, che risulta misteriosamente adatta al suo ruolo – sempre se superate il fastidio per il fatto che reciti (o che, mi vien da pensare, sia indotta a recitare) come se leggesse la lista della spesa.


Cry of the owl non ha ancora una data d’uscita nel Regno Unito, e ci sta mettendo parecchio: le riprese sono avvenute alla fine del 2007. Nel frattempo, il film sta uscendo alla chetichella direttamente in DVD in altri paesi come Brasile, Germania e Repubblica Ceca. Difficile che trovi spazio dalle nostre parti.

7 Thoughts on “Cry of the owl, Jamie Thraves 2009

  1. utente anonimo on 30 marzo 2009 at 08:53 said:

    Mi dispiace, ma proprio Julia Stiles, col suo muso da porta sbattuta in faccia proprio non la reggo, è impossibile per me vedere questo film

    Banjo

  2. utente anonimo on 30 marzo 2009 at 08:54 said:

    C’è un “proprio” di troppo, sorry

    B.

  3. Julia Stiles sembra un cagnolino, di quelli mostruosetti.

  4. utente anonimo on 30 marzo 2009 at 09:40 said:

    il grifo del gufo è un titolo bufo

  5. ahahahahah

  6. (ora l’ho corretto, ma in effetti faceva riderissimo)

  7. Complimenti per il tuo lavoro, il blog l’ ho scoperto da poco ma è già diventato una piacevole abitudine.

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