A cinque anni esatti dalla mia scoperta (pressoché casuale) del cinema di Antonio Pietrangeli, sto cercando finalmente in questo periodo, poco per volta, di recuperare tutta la restante filmografia del regista romano, uno degli Autori più interessanti – e spesso più tralasciati – del nostro cinema, scomparso quasi 41 anni fa alla malaugurata e imperdonabile età di 49 anni.
Il sole negli occhi
di Antonio Pietrangeli, 1953
La cosa più straordinaria del primo film di Pietrangeli è il modo in cui si relaziona, a posteriori, al suo ultimo Io la conoscevo bene, uscito 12 anni più tardi – che sembrano 120 – di cui questa opera prima sembra quasi un apripista, un primo accenno. E nemmeno poi così timido: la struttura paratattica delle vicende di una giovane ragazza di provincia finita a Roma a far la serva per sopravvivere porta infatti anch’essa, implacabilmente, verso la tragedia – annunciata da principio e ribadita con continui segnali e presagi. E se i tempi forse non sono ancora maturi per la rivoluzione linguistica e la franchezza spietata del film del 1965, Il sole negli occhi è davvero un ritratto di ragazza che ha pochi pari nel cinema dell’epoca, originalissimo e caratterizzato da un gusto tagliente per la satira sociale, Oltre che da molte scene e sequenze immediatamente indimenticabili – come quella ambientata a Ladispoli. Davvero bellissimo.
Il film è stato trasmesso il 10 aprile 2009 nella programmazione notturna di Rai3 in un’edizione meravigliosamente restaurata. Immagino che prima o poi spunterà fuori anche un DVD.
Nata di marzo
di Antonio Pietrangeli, 1957
Da Roma ci si sposta a Milano, per un altro ritratto al femminile. Questa volta però la protagonista è la diciassettenne Francesca, "marzolina" e volubile, tanto moderna quanto infantile, che si innamora e si sposa con un architetto vent’anni più vecchio di lei. I motivi della loro separazione, due anni dopo, vengono raccontati nei tre lunghi flashback che compongono il film. Quello di Francesca è un personaggio equilibratissimo tra insopportabilità e tenerezza, che lotta con le sue armi – compresa quella del capriccio – la sua battaglia laica contro una società in cui anche le famiglie più progressiste sono legate a una concezione fallocratica in cui la "parità", per le donne, è ancora un sogno lontano. Il tutto, però, raccontato in forma di commedia – peraltro divertentissima, soprattutto per i dialoghi: dopotutto, la sceneggiatura è di Age, Scapelli e Ettore Scola. Gli ultimi due consolatori minuti, appiccicati dalla produzione e palesemente posticci, non sminuiscono la gradevolezza e la modernità del film. Una cosa buffa: Jacqueline Sassard (che è ancora viva, da qualche parte) è veramente nata all’inizio di marzo del 1940.
Il film non è reperibile in DVD, ed è andato in onda l’ultima volta in tv nel settembre 2006. Mi sa che dovete, er, ingegnarvi.
Questi due mi mancano. Nonostante consideri Pietrangeli uno dei più grandi autori nostrani ho ancora moltissimo da recuperare, specie delle prime opere. Recupero che attuerò al più presto.
Bravo, così si fa.
(e idem per tutto)
bravo Kekkoz
sisi Nata di marzo si trova nei modi ehm, non ortodossi, ma con un po’ di fatica.
Il sole neglio occhi mi manca (maledetto!). ^^
Se hai provato almeno una scintilla d’amore immenso per la Sassard, recupera (sempre che tu non l’abbia già visto) “Guendalina” di Alberto Lattuada, uno dei ritratti di ragazza più belli mai partoriti dal nostro cinema, ambientato in una Versilia di fine estate di malinconica dolcezza. Pietrangeli eroe nazionale.
Ah Kekkoz…questo orgoglio pietrangeliano che sta risorgendo sul tuo blog mi piace da morire. Dieci anni fa (ero un bimbo..) organizzai nella mia città una retrospettiva dei suoi film: ci scoprimmo tutti sorpresi nel vedere un regista modernissimo. Poi ho fondato il partito per la riscoperta della Parmigiana (il vero ispiratore della nouvelle vague italiana)
Precisiamo, UdP: ambientato principalmente in una VIAREGGIO di fine estate di malinconica dolcezza. I miei genitori non riescono a vederlo senza commuoversi o senza riconoscere vecchie amiche tra le comparse.
LB
ebbravo kekkoz, adesso guardati la Parmigiana e La Visita, che sono persino più belli.
E poi guardati la ragazza con la valigia, che è il miglior film che Pietrangeli NON abbia mai girato
lonchaney
Lon, La ragazza con la valigia l’ho visto e lo adoro, ci dev’essere anche un post da qualche parti. Zurlini FTW.
(mo’ però mi tocca recuperare Guendalina?)
ecco, Zurlini…nella raccolta del Corriere manca del tutto Zurlini!
Bravo finalmente parli di cinema italiano che conta…e il passato di soprese ne regala parecchie…
Colui che a Venezia ti dissi bau bau…
@LB: non ho detto Viareggio perché altrimenti al posto di malinconica dolcezza avrei dovuto usare l’espressione “dolce TRISTEZZA”. Vorrei propormi per fare il segretario del partito per la riscoperta de “La Parmigiana” (inutile stia qui a consigliartene la visione assieme a quella de “La visita”, sai già a quali orgasmi vai incontro).
(ehm, la risposta per LB termina alla parola TRISTEZZA)
a giudicare da Losanghe ti sei iscritto anche tu al partito per la riscoperta de La Parmigiana…bene così.
sto cercando disperatamente nata di marzo perchè mia nonna e mia madre fecero la comparsa per 5000 lire con cui mia nonna compro’ ai suoi figli le scarpe . Sarebbe un gran regalo per mia madre aiuto
sono quella di prima se qualcuno riesce a procurarsi nata di marzo mi contatti su face book
dimenticavo mi chiamo pisano serena e vengo da roma
Rivedere Nata di marzo e’ sempre un’emozione fortissima!