Crank 2: High Voltage
di Mark Neveldine e Brian Taylor, 2009
Se c’è una cosa che il sequel di Crank dimostra, senza girarci troppo attorno, è che Neveldine e Taylor non erano un abbaglio, e che Crank non era un divertissement venuto bene per caso quanto pronto a farsi divorare a posteriori dai propri epigoni: i due in questo film mostrano di sapere perfettamente cosa stanno facendo e, soprattutto, mostrano di volerlo fare fottendosene amabilmente di tutto quello che sta loro attorno – giudizio delle masse e della critica compreso. Questo non fa però di Crank 2 un mero e miserevole sfottò, nononostante le situazioni da cartoon e da slapstick e l’abbandono di ogni legge fisica e logica: Crank 2 la liberazione totale (anche se il mio sospetto è che ci sia ancora qualcosa da liberare) di un’idea di cinema ben precisa ed esibita che non solo si adatta alla perfezione allo Statham post-ritchiano (ma in realtà post-tutto) le cui bizzarre sorti i due hanno deciso di narrare, ma risulta, nel panorama del cinema d’intrattenimento contemporaneo e più specificamente in quello action-adrenalinico, qualcosa di profondamente necessario e inevitabile. Come se prima di Neveldine e Taylor ci fosse un impedimento di qualche tipo a fare lo scatto che Crank aveva già rappresentato in potenza e che Neveldine e Taylot con Crank 2 avessero trovato la fottuta chiave per sbloccare il fottuto meccanismo. Se tutto va come deve andare, probabilmente tra qualche anno guarderemo ai due Crank come a un punto di svolta nel cinema di-cosiddetto-intrattenimento. Oppure no, chissà. Comunque di Crank 2 potremmo stare qui a parlare per ore – per esempio del modo in cui i due film si parlano, ovvero del "meccanismo di rilancio" che è già tipico dei sequel ma che qui raggiunge livelli di sublime surrealismo (esempio perfetto: le scopate in pubblico), oppure dell’ossessione di Neveldine e Taylor per gli organi genitali (qui martoriati e massacrati in continuazione come fossimo in un horror estremo giapponese), o dell’avvento definitivo delle tecnologie amatoriali HD nel Mondo Del Cinema (una cosa per cui già il film meriterebbe un santino a prescindere). Non lo faremo perché è quasi agosto e perché fa molto caldo, vi diremo soltanto (con un tono ggiovane ma che si addice alle circostanze): sparatevi questo cazzo di film, prendete e godetene tutti, e vaffanculo.