Lesbian Vampire Killers
di Phil Claydon, 2009
Inanzitutto vorrei spezzare una lancia per il fiuto produttivo di Phil Claydon e soci: tirare fuori un film con un titolo del genere garantisce quasi automaticamente l’interesse di una larga fascia di cultori del cinema di genere. Insomma, con un lancio simile, il film diventa quasi un accessorio.
Infatti Lesbian vampire killers, che è una specie di via di mezzo tra l’ennesimo sfruttamento della moda lanciata da Edgar Wright con Shaun of the dead (la parte iniziale e la coppia di protagonisti fanno quasi pensare a un rip-off malriuscito) e tra quello che parrebbe un ben più sentito omaggio agli horror della Hammer (in particolar modo a Vampiri amanti di Roy Ward Baker, alla Karnstein Trilogy e a tutto ciò che ha le sue radici da Carmilla di Sheridan Le Fanu), in realtà è davvero una sciocchezzuola di poco conto girata con due sterle nel bosco dietro casa con quattro fighe a fare tappezzeria.
Però non è nemmeno nulla di particolarmente fastidioso – tranne quando esagera con la postproduzione infilando ralenti e accelerazioni qua e là un po’ a casaccio: allora lì sì, che diventa fastidioso. Ma nemmeno eccessivamente spassoso, ecco: probabilmente è il segno che la cosiddetta "horcom" britannica sta tirando gli ultimi sospiri, ma quattro risate le strappa. Se nella categoria si è fatto di meglio, si è fatto anche di peggio: se ci si tura il naso per un cast improbabile, ci si può anche divertire.
Il film ha comunque un pregio indiscutibile che nel suo campo è davvero impagabile: è brevissimo.
L’unico motivo che mi ha attratto sin dall’inizio di questo film è già nel titolo. Lesbiche. Vampire. Mi sa che chiedere oltre è inutile. Ma è uscito in Italia?
No, nessuna uscita italiana per ora. Probabilmente stanno riflettendo sul titolo.
sì, ok, vanno bene le rfilessioni sul rip off e la post produzione ma la domanda è una sola: si vedono lesbiche fare sesso? non ci girare intorno, rendiun servizio pubblico!!!
:-DDDD
Giusto qualche slinguacciata.
La prossima recensione a questo punto potrebbe essere quella del film “Zombie Strippers”, con la mitica Jenna Jameson.

Banjo
Zombie Strippers no, non ce la faccio.
Con le ultime cose uscite dalla distribuzione nostrana mi aspetterei pure un Mordimi la passera!
Sarei curioso di leggere la recensione di kekkoz su la trilogia Feast di Jhon Gulager, oppure sulla flmografia di Sam Raimi.
Per quanto riguarda LVK lo trovo una caramellina in un panorama cinematografico mondiale che ha ben poco da offrire.
Saluti
Del primo Feast di Gulager ho scritto qui qualche millennio fa, mi divertì molto, gli altri due ahimé mi mancano.
Innanzi tutto vorrei sapere come si fa a non rimanere anonimo a questo blog, perché è una condizione che non si addice al mio stile; in secondo luogo vorrei conoscere l’opinione di kekkoz (che mi sembra persona preparata) su "Poultergeist night of the chicken dead" del 2006 e prodotto dalla Troma Entertenment.
Personalmente a parte qualche guizzo comico l’ho trovato palloso tanto da vederlo saltanto in avanti col cursore.
P.S. Lo so che sono off topic e me ne scuso, ma non è ben chiaro il funzionamento dell’ambadaran e robabilmente sono io che sono un po’ tonto in materia.
Per non rimanere anonimi è sufficiente 1. scrivere un nome o un nick alla fine del commento, oppure 2. iscriversi a splinder.
Non sono una persona preparata: tant’è che Poultergeist non l’ho visto.
Beh risparmiatelo che non ne vale la pena, così come ti puoi risparmiare "Il cattivo tenente. Ultima chiamata New orleans" con N. cage che con la sua faccia plastificata e il parrucchino in testa si abbandona a una delle sue classiche interpretazioni isteriche.
Cordialmente .
Rufo