The young Victoria, Jean-Marc Vallée 2009

The young Victoria
di Jean-Marc Vallée, 2009

E’ senza dubbio interessante vedere come se la possa cavare il regista di un film come C.R.A.Z.Y. con un’opera che non potrebbe sembrare più agli antipodi – almeno all’apparenza, visto che anche qui si parla di famiglie soffocanti. Seppur in un contesto radicalmente differente: quello di un film in costume abbastanza canonico, patrocinato niente meno che da Martin Scorsese e dal Graham King che co-produsse The Departed, e scritto dal Julian Fellowes che qualche anno fa massacrò La fiera delle vanità di Thackeray.

Per contrastare una sceneggiatura che, come si poteva prevedere, ha la mano un po’ pesante, Vallée sceglie di adottare una messa in scena che rispetta le aspettative del cinema in costume (lasciando per esempio molto spazio e gioco libero alle belle scenografie oppure ai costumi di Sandy Powell, già Oscar per Shakespeare in love e The aviator) in modo talmente pedissequo che, quando torna in campo, la mera presenza della sua regia acquista un valore maggiore – come nell’intelligente montaggio parallelo della "istruzione" di Albert all’inizio del film, o quell’improvviso "volo" di Victoria al centro della stanza da ballo.

In ogni caso, si può dire senza troppe paure che The young Victoria è un film in cui l’apparato produttivo ha una rilevanza maggiore di quello registico. Questo non significa però che il film non sia venuto bene, anzi: la scelta di affrontare questo determinato periodo della vita e di privilegiare il racconto romanzato dell’origine dell’immortale storia d’amore tra Victoria e Albert e i condizionamenti che hanno prima ostacolato e poi favorito il loro matrimonio più che sul contesto storico-politico, è una scelta che ripaga con la moneta della leggerezza – a patto di accettare che si tratta, appunto, più di un feuilleton sulla nascita di un’amore che di un romanzo storico sulla generi dell’Era Vittoriana.

Ma qualunque cosa scriva su questo film dovrebbe tenere conto della presenza, meravigliosamente ingombrante, di Emily Blunt – giovane attrice inglese verso la quale non ho mai nascosto di avere un certo debole, per il suo innato talento e per la sua stupefacente anche se inusuale fotogenia. In questo caso, la sua performance è mirata soprattutto alla professionalità e alla credibilità di un personaggio a rischio di noiosa agiografia: esperimento comunque riuscito. Ed è davvero un piacere sentirla recitare in inglese britannico, una volta tanto.

Il film è uscito nel Regno Unito lo scorso marzo ed è già disponibile in DVD.

One Thought on “The young Victoria, Jean-Marc Vallée 2009

  1. lo aspetto con ansia………ma l’hai visto solo perchè c’era emily blunt dì la verità!!^__^

    -Alessia-

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