Chéri, Stephen Frears 2009

Chéri
di Stephen Frears, 2009

Quando un regista così capace ma anche così eclettico com’è stato Frears tira fuori una roba come Chéri, se non altro si può evitare di temere che si sia completamente bollito. Magari, si può pensare, è un momento di stanca in una carriera lunga e invidiabilissima. Magari. Ma quanto possiamo perdonargli di un film così vecchio e soporifero, inutile più che davvero dannoso, dopo l’intelligenza e il rigore (ancora "in costume", sui generis) di The queen?

L’interesse per il romanzo di Colette, a cui nemmeno il talento dello sceneggiatore Christopher Hampton con i period movie riesce a restituire un senso di attualità, è quantomeno inspiegabile se non alla luce della fascinazione di Frears per determinate e contrastate figure femminili, e per il genere in sé: ma dando un’occhiata solo vent’anni indietro ci si trova davanti Le relazioni pericolose (ancora con il trio Frears-Hampton-Pfeiffer) al confronto del quale questo drammetto da salotto appare ancora più imbarazzante, rigido e imbalsamato, e senza l’impressione di saper osservare con la giusta distanza la sua stessa imbalsamazione.

Poi c’è Michelle Pfeiffer, che è splendida, che è bravissima, che regala uno sguardo in macchina finale da gelare il sangue, e tutto quanto: ma non è che l’unica figurina rara in un album ingiallito e lasciato a marcire in una scatola di Quality Street dentro un cassetto del soggiorno, tra le bottiglie di brandy e le pastiglie Valda.

17 Thoughts on “Chéri, Stephen Frears 2009

  1. utente anonimo on 10 settembre 2009 at 15:12 said:

    Ma quanto cazzo era (ed è ancora!) figa?

  2. Io te lo dico eh, al di fuori delle vetrine di prejudice fa già meno ridere.

  3. utente anonimo on 10 settembre 2009 at 17:08 said:

    Eh lo so, non sono l’originale che posta abitualmente tal commento, ma sono un fan sfegatato della Michelle,l’ho incontrata in Italia al lago di Misurina, durante le riprese di Ladyhawke… era di una bellezza smisurata.

  4. “l’ho incontrata in Italia al lago di Misurina, durante le riprese di Ladyhawke”.

    TI ODIO.

  5. utente anonimo on 10 settembre 2009 at 19:09 said:

    ;-)

  6. Mi associo all’odio. ;)

  7. fermi tutti: ma è il mio pc che ha qualche problema? Dov’è il mio friday? Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh!

    pungola

  8. Per Friday prejudice questa settimana dovrete avere ancora qualche ora di pazienza :-(

  9. utente anonimo on 11 settembre 2009 at 12:40 said:

    …ma District 9? nemmeno nei prejudice?

  10. Ehm, District 9 esce il 25 settembre, per quale motivo dovrebbe essere nei pregiudizi oggi?

  11. utente anonimo on 11 settembre 2009 at 14:39 said:

    doh! non so dove avevo letto che usciva il 9… pardòn :-P

    vedo ora il tweet, sono in fremente attesa pure io

  12. d’accordo, d’accordo, d’accordo. L’ho anche scritto da me. Il miracolo è come cappero abbia fatto a farsi dare dei soldi per fare un film come questo! voglio vedere i finanziatori!!!

  13. Nonostante la bravura delle due protagoniste e la ricchezza della messainscena, il film procura, a mio parere, più di uno sbadiglio

  14. probabilmente ad un certo punto – molto presto – la “magia” per me si è rotta e in ogni scena ero convinto di vedere una citroen c2 spuntare da dietro un palazzo. per dire che la messa in scena non mi ha colpito più di tanto, imho

  15. M’ha lasciato un po’ di amarezza questo film. A parte il primo piano finale, che però mi ricorda terribilmente quello di Glenn Close ne Le Relazioni Pericolose. Un film che ho adorato.

  16. Beh si il primo piano finale è forse l’unica cosa meritevole di questo film. Anche i palazzi liberty non sono male, ma mi sembra che oltre a questo ci sia solo superficialità.

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