Anno Uno (Year one)
di Harold Ramis, 2009
Prendete il regista di due film essenziali nel panorama della commedia anni ’90 come Ricomincio da capo e Mi sdoppio in quattro, sceneggiatore prolifico, Egon Spengler a tempo perso. Prendete una supervisione come quella del produttore-demiurgo della commedia contemporanea Judd Apatow. Prendete due attori con una personalità forte, piacciano o meno, come Jack Black e Michael Cera. Prendete una sceneggiatura scritta a sei mani con due autori del magnifico The Office. Prendete comprimari a pioggia, Paul Rudd, Christopher Mintz-Plasse, Vinnie Jones. Prendete Juno Temple, maggiorenne da due minuti.
Cosa otterrete?
Il più brutto film dell’anno. Una cosa così.
Incredibile ma vero. Ma in realtà, credibilissimo: solo che Year One è pure peggio di quel che sembra. Una imperdonabile porcheria che gareggia per senso dell’umorismo, ritmo, gestione della trivialità, con i peggiori esemplari della commedia demenzial-surreale europea – e persino italiana. E che fallisce nel suo intento, quello di applicare letteralmente il "metodo Apatow" (paro paro) al contesto di episodi biblici: Caino e Abele, Abramo e Isacco, e soprattutto Sodoma e Gomorra. Un’idea sostanzialmente irragionevole e folle, in fondo, e quindi molto più ambiziosa a priori di quanto non appaia a posteriori dall’imbarazzante cazzata che ne è scaturita.
Ma al di là della bruttezza del film, venuto talmente male da poter risultare quasi simpatico, c’è un problema che ce lo rende ancora più odioso. Un problema di base: che prima di questo film, e molto prima, ci sono stati La pazza storia del mondo e Brian di Nazareth, due film (bellissimi) da cui Year One coglie a piene mani, con gag non rubate ma che "ricordano", che "assomigliano" a quelle di Mel Brooks e dei Monty Python. Con una sostanziale differenza: non fanno ridere. Ah, e un’altra: fanno schifo.
E poi, Jack Black. Il film è così brutto da non riuscire a farsi divorare dalla sua fantomatica esuberanza, ma qui siamo davvero al culmine della sua insostenibile gnagna: pensi sempre che gli stia venendo un colpo. E in qualche modo ci speri, così che possa finire questa tortura al cervello fatta di scoregge, piscia e Michael Cera che borbotta. Per dire, io Jack Black l’ho sempre sopportato volentieri, o apprezzato. Questa volta l’avrei preso a clavate.
Il film esce in Italia il 6 novembre 2009. Ma se questa è la versione originale, vista la solita intraducibilità di molte gag, non oso davvero immaginare quella doppiata in italiano. Faccio una scommessa: dialetti. In ogni caso, il DVD americano (anche nella versione "unrated") sarà in commercio a partire dal 6 ottobre, quello inglese il 2 novembre. Ma fate un po’ voi.
Ma in effetti quando vidi il trailer in Francia pensai Toh, sembra A Spasso Nel Tempo 2.
paccaria vera…
Eazye
megadelusione dell’anno. In compenso District 9…. WoW!
Boh, io un po’ ci speravo. Ma a questo punto aspetto che esca a noleggio qui e poi me lo vedo in lingua originale.
Ciao
l’ho sempre saputo che c’era del buono in te. ora finisci di redimerti e fa’ la cosa giusta quando vedrai il prossimo film di apatow, qualunque sia.
giorgio blubblà
p.s. :pppppppppppppp
“film di apatow”. tsk.
Visto anch’io, santa madonna che pacco. Non ci volevo credere.
Ammazza, da ciò che scrivi, e di solito mi fido, c’è da stare lontani a sto film così come dal cazzo di Zach Efron (eh si l’ho presa dall’altro blog cugino questa…).