Assassination of a high school president
di Brett Simon, 2008
Quanti film si possono girare in cui una detective story viene ambientata in una high school? Nonostante Brick sia soltanto di tre anni prima, il debutto di Brett Simon sembra ignorarne l’esistenza. E dopotutto fa bene, anche perché propone una seconda via, molto differente da quella dell’opera prima di Rian Johnson. Più leggera, inanzitutto: questa è sostanzialmente una commedia, in qualche modo più vicina allo spirito di John Hughes che a quello di Dashiell Hammett.
In ogni caso, se c’è una cosa che il film dimostra è che c’è spazio per tutti, se ci sono le idee: Assassination è un film realizzato con grande cura e senso della misura. Oltre che molto invitante: un curioso e divertente miscuglio di Heathers e Chinatown, ma tutt’altro che goliardico, scritto con grande cura anche se con più attenzione agli ottimi dialoghi che all’intreccio noir vero e proprio (non del tutto imprevedibile) con molti giovani attori pieni di talento (il protagonista Reece Thompson è davvero promettente, Mischa Barton è perfettamente nel ruolo di quella bella e stronza), un Bruce Willis preside che sembra la versione maschile di un personaggio di Jane Lynch, una bellissima fotografia, e soprattutto l’abilità e la sfrontatezza di affrontare di petto, senza troppi ghirigori (anzi con dialoghi che rendono tutto ancora più esplicito), il classismo e il senso di inadeguatezza degli anni del liceo.
Davvero riuscito quindi, oltre che vendibilissimo: non mi sorprende affatto che molti se ne siano innamorati dopo il suo passaggio al Sundance all’inizio del 2008. Purtroppo però la bancarotta dei suoi distributori ne ha impedito l’uscita nelle sale per molti mesi. E dopo un’odissea infinita, il film è uscito direttamente in dvd negli Stati Uniti proprio in questi giorni.
Che gran gnokka Mischa Barton!!!!