500 giorni insieme, Marc Webb 2009

500 giorni insieme (500 days of Summer)
di Marc Webb, 2009

Per un motivo o per l’altro, il lungometraggio d’esordio di Marc Webb, presentato al Sundance lo scorso inverno e poi a Locarno in estate, è divenuto uno dei casi dell’anno – anche per via del collegamento inevitabile tra il film e il suo target o pubblico di riferimento: può essere preso sul serio, si sono chiesti in molti, un film in cui l’incontro fatale tra i due protagonisti avviene grazie a una canzone degli Smiths, con tutto quello che gli Smiths rappresentano? Oppure, se esiste una linea del paraculo, questa è stata bellamente superata?

Sono la persona sbagliata a cui porre questa domanda: io avevo già preso sul serio Garden State, che innescava una storia d’amore in modo analogo ma con un pezzo degli Shins. E aggiungo due considerazioni: la prima, che essere paraculo non è un difetto di per sé, se poi viene fuori un bel film. E che una colonna sonora bella (o bellissima, come nel caso di questo film) non ha mai fatto male a nessuno. Comunque, tutte le considerazioni in merito si possono/potevano fare, e sono state fatte, anche a priori, ben prima di vedere il film. Una volta chiuso il capitolo, lo possiamo vedere, questo benedetto film?

Detto, fatto: e la verità è che forse è stata fatica sprecata: 500 days of Summer è una commedia romantica, punto. Divertente, e perfettamente inserito nel suo contesto, il film di Webb è in realtà molto più disilluso e cinico e molto meno pucci di quanto dia l’impressione: ma niente di rivoluzionario come, allo stesso tempo, niente per cui imbestialirsi – se si esclude la performance stralunata di Zooey Deschanel: e lì, va da sé, è solo questione di gusti. In un esordio, quanto si poteva chiedere di può rispetto a un film così ben scritto e così ben girato, anche se con le sue diaboliche tentazioni? Mi riferisco alla complessa struttura a incastro da primo della classe e a qualche derivetta da videoclip: ma se la prima è funzionale allo smarrimento amoroso del protagonista, anche le seconde (come il musical o la stilizzazione grafica) sono gestite con buon talento visivo.

Poi, le ambizioni si fermano a un certo punto, che a mio avviso è anche il punto giusto, è il punto che riesce a mantenere l’equilibrio tra la leggerezza del film e la sua "riconoscibilità", più generazionale che universale – anche se qua e là Webb prova e talvolta riesce anche a infilarci qualcosa di più: come la geniale e ultra-citata sequenza in split-screen su "aspettativa e realtà" che, toh, guarda caso, si applica così bene anche al film stesso. Una buona commedia romantica (o anti-romantica, fate voi) è merce rara, di questi tempi. Una di quelle che chiede tanto così, ma che stavolta restituisce qualcosa di più. Quanto basta? Quanto basta.

Nell’edizione italiana Summer si chiama Sole, e vabbè: ma per chiunque abbia visto il film o sappia di cosa diavolo parli, il titolo italiano è davvero un EPIC FAIL.

Nei cinema dal 27 novembre 2008

18 Thoughts on “500 giorni insieme, Marc Webb 2009

  1. utente anonimo on 10 novembre 2009 at 17:21 said:

    Quello che non sopporto è sentir sempre frasi come "la performace stralunata di zooey deschanel". No. Non è stralunata. E’ SEMPRE così. Sempre. Senza un motivo. E uno la vede per la prima volta e pensa "ah, stralunata!". Poi non la vede mai più e continua a credere, giustamente, che fosse una cosa fatta apposta per quel film. Invece no. Zooey Deschanel è un CANE. Diciamo le cose come stanno.

    _missvengeance_

  2. secondo
    quindi non hai messo le parentesi…
    w zooey

  3. Le parentesi creavano un po’ di caos avendo il titolo originale… tra parentesi.

  4. utente anonimo on 10 novembre 2009 at 20:51 said:

    Ma che testa di cazzo che sei! Oggi mi chiama un’amica per propormi l’anteprima, non ne ho mai sentito parlare quindi mi informo. Mi guardo il trailer italiano giusto per, scopro che ha delle potenzialità quindi mi butto su quello originale e lo lascio caricare. Perché ho Tele2. Nel frattempo scopro che al Sundance l’hanno accolto bene e che la sceneggiatura dev’essere buona – ha vinto un riconoscimento. Insomma pare che sia da vedere. Poi è in lingua quindi ok. Però mi manca la conferma. Quindi dico: vediamo un po’ che dice. Dato che sto sulla pag wiki dell’attrice, mi dico, partiamo da lì. Ctrl C. E che ti vedo sotto gli occhi ardenti di Shosanna? Ripeto: sei davvero un testa di cazzo!

     
    Il dilemma dura un attimo. Da un impreparazione totale rischio di averne anche troppa quindi mi basta. Ma ho visto con la coda dell’occhio EPIC FAIL: c’è d’aver paura?
     
    Ciao e grazie!

  5. utente anonimo on 10 novembre 2009 at 20:55 said:

    ops l’apostrofo!

  6. #anonimo 4/5: non ho mica capito in che modo il mio essere un testa di cazzo si relazioni a tutto il resto del tip commento – ma grazie lo stesso, a buon rendere.  Comunque tranquillo, chiunque-tu-sia, EPIC FAIL si riferiva solo al titolo italiano.

  7. utente anonimo on 11 novembre 2009 at 01:53 said:

    Beh si, effetivamente non ci si capiva un po’ un cazzo :)

    Mi scuso doverosamente!

    E altrettanto doverosamente ti descrivo la scena: mi si propone un film che non conosco quindi cerco di dare un senso ad un eventuale rifiuto o consenso. Dal titolo mi sembra una stronzata, poi faccio quello che ti ho detto. Non mi aspettavo che ne avessi scritto perchè non è ancora uscito, quindi ero pronto ad inserire il titolo nella casellina di gughel così, per provare, magari da qualche altro post salta fuori che lo stai aspettando. Più verosimile, semmai, copiaincollare Zooey Deschanel, così almeno do un occhiata ai film che ha fatto. Sempre se trovo qualcosa. E il tutto ovviamente sempre dopo aver perso quei 5 – 10 min a cercare altrove le notizie che mi interessavano. Quindi immaginati la mia sorpresa quando, dopo tutto ‘sto tram tram, trovo che proprio sotto la splendida Melanie, con la quale grazie a te ho un appuntamento quasi quotidiano (e ti consiglio di rimediare SUBITO quel capolavoro che è Le Concert anzi no, aspetta che esca in sala sperando nella versione originale) c’è proprio quello che mi serve, e come cazzo hai fatto ne hai scritto proprio il giorno stesso in cui mi serve e ‘sto cazzo di film ancora non è uscito!! Ma che testa di cazzo!  – disse lui, arreso e divertito, sbattendo il pugno sul tavolo. Ma come hai fatto? :) Uno si allontana un attimo per scoprire che è sempre qua che c’è la roba buona? :) Vabè basta con le sviolinate. La prossima volta rileggerò un post prima di inviarlo. Ciao e continua così!
     

  8. utente anonimo on 11 novembre 2009 at 03:54 said:

    È un film un po’ MEH.

    LB

  9. @ miss v: venti minuti di applausi.

  10. Miss Vengeance: quanto hai ragione su Zooey. a me da sui nervi anche solo in foto!

    Concordo con Giovane Cinefilo, film caruccio, belle canzoni, gradevolissimo. Mi è piaciuto.
    Però io ho trovato la sceneggiatura, i dialoghi proprio, *molto* infantile. Solo io?

    Il tutto è ovviamente riscattato da quel cucciolotto di Joseph Gordon Levitt. :-)

    Kit

  11. utente anonimo on 11 novembre 2009 at 15:29 said:

    I nuovi cinebloggofili sono un po’ sciroccati.

    sdp

  12. ti voglio bene lo stesso eh.

    però perdio..

    :)

    GiorgioP

  13. utente anonimo on 13 novembre 2009 at 14:51 said:

    non sapevo niente di questo film…. ora mi hai messo la curiosità di vederlo!!!! MI piace Marc Webb, è il regista di un sacco di video che adoro!  devo però riuscire a capire dove potrebbero dare un film del genere da me…. sono circondata solo da mulitsala… fortuna il cinema del prete che propone film che le multisala non comprano!!!!
    Kanachan

  14. utente anonimo on 16 novembre 2009 at 16:05 said:

    Un po’ come la nutella, ne mangeresti a barattoli, ma poi ti penti e ti senti infantile!
    Comunque un "classico sundance", meno smieloso di altri ma non per questo meritevole di più di 5 righe di commento.
    LEI sa fare solo quello, LUI qui non c’entra niente.

  15. Il film è delizioso: rimane leggero al punto tale da poterlo definire ancora commedia romantica, anche se gli spunti di riflessione melò oserei dire siano parecchi.

    Ho guardicchiato un po’ di sequenze dalla versione italiana: cosa posso dire se non ‘argh, orrore!’? Lo stile del doppiaggio mi ha ricordato gran parte delle teen-comedy americane al limite dell’idiozia. Peccato.

    Per quanto riguarda l’epic fail, se proprio ci fosse stata quest’impellente necessità di ribattezzare la protagonista, si sarebbe almeno dovuto rinominare il tutto ’500 giorni di Sole’: così facendo, un minimo di linearità logica avrebbe resisto.

  16. Bè devo dire che per quasi tutto il film ho sperato che il finale l’avesse girato Haneke per far fare ad entrambi i protagonisti la fine che si meritano senza pietà. Purtroppo non è andata così.

  17.  mi prendo il domenicale del sole24ore in attesa di leggere cosa ci dice Escobar dei Coen e invece Escobar ha visto (500)giorni insieme. E gli è pure piaciuto, un sacco.

  18. utente anonimo on 18 dicembre 2009 at 14:24 said:

    secondo me il film e’ piacevole… da quello che avevo leggiucchiato qua e la’ non mi aspettavo ne’ il filmone della vita, ne’ quello ricco di chissa’ quali significati. E non mi ha deluso. Anzi. L’ho trovato ben fatto. In Italia se lo sognano di fare un film cosi’. Mi sono piaciute tante scelte: dal montaggio, – che perde il filo logico come il protagonista, ma che da’ alla storia un po’ piu’ di ritmo, rendendola meno banale nel delinearsi – alla scena "ammik-ammik" del musical – che ho trovato divertente, anche se non molto originale -, dalla colonna sonora alla sensazione che ti lascia di aver visto qualcosa di leggero ma non cosi’ banale come qualcuno diceva.
    Secondo me lei funziona in questo film… Ha il ruolo di quella non del tutto registrata, un po’ svanita, e che – non riesco mai a capire come! – fa strage fra i ragazzi… Che la vedono cosi’, una "speciale", una "strana al punto giusto"… Mentre tu che cerchi di essere "piacevole-interessante-diversa-nonbanale-intelligente"  – con intensi sforzi tra l’altro - rosiki da morire… Ops, sono OT, mi son lasciata prendere la mano! :-P

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