Accident (Yi ngoi)
di Soi Cheang (Cheang Pou-Soi), 2009
Si sente molto l’impronta produttiva di Johnnie To e della sua Milkyway in questo nuovo film del regista di Dog bite dog: Accident è un film costruito soprattutto su lunghe attese e su silenzi, con una coerenza indefessa nel perseguire il suo scopo (fino a diventare quasi un film muto) che trasforma una parabola determinista in una estremizzazione del punto di vista unico che ha le sue radici forse anche nel thriller d’autore americano (per esempio De Palma). Ma non si ceda alla tentazione di considerarlo nemmeno un mero thriller originale con (inevitabile) sorpresa finale.
Senza il pericolo di una sovraintepretazione, perché la metafora è alla portata di chiunque sia abbastanza attento da coglierla, Accident è indubbiamente un lavoro autoriflessivo: la squadra di killer che organizza omicidi che sembrano incidenti lavora esattamente come una troupe cinematografica in cerca della scena perfetta (o meglio, del piano-sequenza perfetto) guidati da un vero e proprio regista. Quello che accade in seguito (e che non rivelo) non fa che confermare l’ipotesi di un film, non solo sulla forza prorompente del caso, ma anche sul cinema e le sue allucinazioni. Sul suo più grande inganno: che la costruzione della realtà sia equivalente alla realtà stessa.
Dopo una serie di prove fortunate alternate a errori di percorso, Cheang si conferma con questo film uno dei registi più lucidi e virtuosi dell’ex colonia britannica, capace di costruire alcune tra le sequenze più belle e complesse del cinema hongkonghese recente, anche se non eguaglia la perfezione del maestro To e risulta fin troppo glaciale se confrontato con i suoi lavori precedenti. Se alcuni hanno infatti indicato Accident come il suo lavoro migliore, continuo a preferirgli lo spudorato e romantico squilibrio di Love battlefield.
In ogni caso, un ottimo film, da recuperare a ogni costo.
Il film è stato presentato in Concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Non è ancora prevista una data d’uscita italiana: la mia ipotesi è che uscirà in DVD. Se avete fretta, su YesAsia si può acquistare il dvd hongkonghese (Regione 3) a una manciata di euro.
Mamma mia che bello! Anch' io ho notato una certa affinità, soprattutto nelle atmosfere, con il cinema di De Palma ma anche con il Coppola de "La Conversazione".
Lenny Nero