Valentino – L’ultimo imperatore, Matt Tyrnauer 2009

Valentino – L’ultimo imperatore (Valentino: The Last Emperor)
di Matt Tyrnauer, 2009

Per apprezzare il documentario dedicato allo stilista italiano è necessario interiorizzarne la regola di base: che si tratta di un lavoro per sua natura agiografico e celebrativo. Non è necessariamente un male di per sé, ma è un fattore che chiede a gran voce di essere accettato: la figura di Valentino non viene mai messa in discussione né sminuita, nemmeno da dettagli del tutto personali (il suo essere parecchio isterico) che anzi confluiscono in un ritratto completamente soggiogato al fascino del suo mestiere, della sua vita, della sua importanza storica.

Ma il lavoro di Tyrnauer riesce a distinguersi, nonostante tutto. Anzi, è proprio in questa devozione acritica che il film funziona meglio. E se la parte del "dietro le quinte", tra squilibri individuali e professionali e sartine incazzate, può essere affascinante e interessante, è nella dimensione personale e umana di Valentino che si giocano le armi migliori – e il cuore del documentario non è tanto la festa per i 45 anni di carriera ma più propriamente la storia d’amore tra Garavani e Giancarlo Giammetti, il respiro romantico e malinconico della loro quotidianità.

Dopotutto, in un film che vuole parlare (e che lo fa compiutamente) della fine di un’era, della fine del romanticismo e dell’artigianato della moda, divorato dagli interessi industriali e dalle regole del denaro, anche quella tra Valentino e Giancarlo suona come l’ultima storia d’amore possibile, una storia romantica e decadente. Un amore e un mondo che si rispecchiano l’un l’altro e che svaniscono – non con un sospiro, ma tra i fuochi d’artificio. E che forse, suggeriscono i titoli, tutto sommato troveranno sempre un modo per rientrare dalla porta posteriore.

6 Thoughts on “Valentino – L’ultimo imperatore, Matt Tyrnauer 2009

  1. utente anonimo on 30 novembre 2009 at 18:57 said:

    E chi, più di loro due, può trovare il modo di rientrare dalla porta posteriore.

  2. utente anonimo on 30 novembre 2009 at 19:14 said:

    Ahahahah proprio così…

    3 C==8

    Banjo

  3. utente anonimo on 1 dicembre 2009 at 06:38 said:

    per piacere…

  4. Avrei voluto vederlo ma qui a Palermo non si è ancora visto in sala. Spero nel noleggio a questo punto. Peccato perchè mi ispirava, anche se il fatto che sia l’ennesima "agiografia" mi ha un po’ smontato.
    Ciao

  5. Sapevo che l’ultima frase avrebbe dato il la ai commenti…

  6. Io invece non ci avevo proprio fatto caso, anzi.

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