Ink, Jamin Winans 2009

Ink
di Jamin Winans, 2009

Ci vuole un bel coraggio, a fare un film fantastico negli Stati Uniti con soli 250 mila dollari: e Jamin Winans, al suo secondo film, ne ha da vendere. Non è l’unica dote che possiede: è spavaldo, capace, talentuoso. Tanto da riuscire, con questa storia circolare e inquietante sullo sfondo di battaglia tra guerrieri portatori di sogni e minacciosi creatori di incubi, a diventare uno dei più particolari casi distributivi di fine decennio.

Il film infatti, dopo il giro consueto dei festival di genere dallo scorso gennaio, non ha trovato una distribuzione. Così Winans e soci hanno pensato di venderlo autonomamente in dvd sul sito ufficiale, ben contenti che il passaparola e i torrent si occupassero del resto. Risultato: decine di migliaia di scaricamenti in poche ore, e il film scartato dai produttori è diventata testata d’angolo*. Dopotutto, un oggetto così piccolo e bizzarro ha trovato sulla rete il suo target ideale: con riferimenti che sembrano andare dal Sandman di Neil Gaiman al Dark City di Alex Proyas, con una sovrapposizione dei piani temporali che sembra uscita da un Terry Gilliam, con un gusto per l’azione figlio di questo decennio sotto a cui pulsa un’indole da fiaba "analogica", Ink è uno dei film più autenticamente e fieramente indipendenti dell’anno.

I suoi limiti, alla fine, rientrano più che altro delle sue caratteristiche produttive: la fotografia digitale a volte troppo patinata e rielaborata, oppure (soprattutto, per quanto mi riguarda) l’assenza dell’audio in presa diretta, per esempio, sono scelte probabilmente obbligate ma che danno al film una sensazione di fastidiosa artificialità. Ma Winans riscatta trasformando molti di questi stessi limiti in opportunità, e alla fine questo suo complesso immaginario onirico, derivativo nei suoi componenti ma originalissimo nella composizione, viene riportato sullo schermo con coerenza narrativa e un gusto maturo per l’invenzione visiva.

Con tutta probabilità, un film e un regista di cui sentiremo ancora parlare.

*per i dettagli, rimando al post su TorrentFreak.

7 Thoughts on “Ink, Jamin Winans 2009

  1. Grandissimo! già il fatto di trovarlo qui mi rende estremamente felice ..è dai primi cortometraggi che seguo "questo" winans, e quando ho saputo di Ink ho subito provato una grande curiosità.
    Dopo averlo visto, anch’io non ho avuto dubbi: "un regista di cui sentiremo ancora parlare".
    L’uso delle elaborazioni digitali in effetti a volte è un pò troppo spinto, ma come giustamente hai scritto, questo è dovuto esclusivamente ad un budget bassissimo.

    Un saluto

     

  2. @LucaCopelli: hai visto anche il suo lungometraggio precedente, per caso? Io no.

  3. no. vidi il trailer e ci rimasi parecchio male, pensai che era stato costretto a "commercializzarsi" e quindi lasciai perdere.
    invece appena ho visto le immagini el trailer di Ink mi sono detto: ci siamo, questa è la volta buona! ..e infatti così è stato.
    a presto.

  4. Molto bello e ben fatto malgrado i mezzi.
    Mi e’ piaciuto

     

    Saluti da una persona che ha ancora un blog :)

  5. Visto.
    E, come detto, goduto un bel po’.
    Grazie per i commenti.

  6. Cioè, consiglio.
    Grazie per il consiglio.

  7. on 2 aprile 2013 at 20:51 said:

    ciao sono GÈ, grazie per quello che hai scritto. Vorrei sapere se sul sito ufficiale si trova il dvd con sottotitoli o se è in italiano, nel sito non è molto chiaro. Grazie

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