Primer
di Shane Carruth, 2004
E’ bene fare una precisazione: se non avessi avuto a disposizione il tasto "pausa" e sotto gli occhi una sinossi dettagliata del film da seguire passo passo, non credo che sarei riuscito a capire granché di quel che accade in questo film, soprattutto nei primi e negli ultimi 20 minuti. In verità, anche con questi aiuti non sono certo di avere compreso totalmente la struttura temporale di Primer.
Ma questo non fa che aumentare il fascino di un film piccolo ma a suo modo estremo nell’applicare la sua idea di partenza: quella di un film sul viaggio nel tempo che non scenda mai a patti con lo spettatore ma piuttosto con la realtà e la scienza, che non presenti insomma soluzioni condiscendenti nel dispiegarsi del paradosso. Insomma, il nucleo del film è questo: se qualcuno inventasse davvero un modo per viaggiare nel tempo (a) lo farebbe per sbaglio (b) farebbe uso più ingegneria che filosofia, più cinismo che avventura e (c) farebbe un gran macello.
Soltanto un ingegnere matematico come Carruth, al suo esordio, potrebbe aver pensato di realizzare qualcosa del genere, un film sul viaggio nel tempo così anticlimatico e così complesso – ma anche così affascinante: Primer è un’opera che mette alla prova il cervello dello spettatore, che non lascia la possibilità di distrarci un minuto e che lascia in bocca una sensazione di angoscia, di mutazione, di disillusa disfatta, anche senza bisogno comprendere tutti i passaggi – anche perché, dopo una visione sola, è una bella sfida.
Ma non c’è solo questo: c’è anche una messa in scena calibrata, talentuosa e inquietante, che sa utilizzare le luci e i colori in senso davvero espressivo. E al di sotto del caos temporale, una storia di ambizione e ybris che lascia di sasso. In ogni caso, massimo rispetto a Carruth per aver realizzato tutto ciò, di fatto, con solo 7 mila dollari e un paio di settimane di riprese, scrivendo, dirigendo e interpretando il ruolo di protagonista – anche se poi ha passato due anni della sua vita a montarlo.
Primer fece innamorare molti al Sundance, qualche anno fa. Ora il pubblico, qui presente, richiederebbe a gran voce a Carruth un’opera seconda. Stiamo pronti col bigino.
Il film non è mai uscito in Italia, se volete il dvd uk costa una decina di euro.
dalla la prima visione, considero primer il film sui viaggi nel tempo per finire tutti i film sui viaggi nel tempo (anche se devo ancora recuperare FAQ about time travel); nella mia personale classifica di film di sci-fi del decennio sta decisamente nei primi 5.
anch’io devo ancora recuperare FAQ about time travel, ma questo gioiellino resta, a mio avviso, una delle opere più rappresentative del "cinema viaggi nel tempo".
Chiaramente anch’io non ho a pieno appreso la timeline e alcuni passaggi della pellicola, ma anch’io ho visto il film con la continua sensazione di trovarmi di fronte ad un opera di un regista -all’esordio oltretutto- con una idea precisa e per certi versi matura, di quel che stava facendo. Al di là, appunto, di una trama senza accondiscendenze verso il pubblico, la regia non perde mai il bandolo della matassa.
Non sapevo dei due anni di montaggio, a questo punto credo che parte dell’incomprensione narrativa sia dovuta in parte ad un eccesso di lavoro e di "sottrazione" in fase di montaggio.
TuTTle
Seguo spesso il tuo blog (complimenti tra l’altro). Solo una domanda: molti film che proponi non sono distribuiti in Italia. Tu come fai a reperirli?
Saluti
M.
Con la magia nera.
D’accordo, non ho più un’anima ma ehi, per un buon film questo e altro.
(grazie dei complimenti)
Ehm, dove si può trovare la sinossi da leggere passo passo? Ho sempre avuto difficoltà piuttosto serie con i paradossi temporali. Persino quello di Harry Potter con l’ippogrifo mi manda in confusione.
Ciao
L’ho visto un po’ di anni fa (in Spagna, dove arrivano molti dei film che vengono, misteriosamente, scartati in Italia) e mi era piaciuto molto. Se non è il film definitivo sui viaggi del tempo poco ci manca… Su Wikipedia (Italiana, almeno quella) c’è una ottima descrizione della Timeline: http://it.wikipedia.org/wiki/Primer_(film).
AldoVecchiocinefilo
Uhm, stavolta non condivido l’entusiasmo del mio cineblogger preferito.
Ho l’impressione che il montaggio e forse anche la sceneggiatura giochino troppo sul "non dire troppo chiaramente che così lo spettatore si immagina chissà che ma in realtà non è che ci venga in mente molto da raccontare".
Inoltre da un ex-ingegnere (in pratica un ex-collega) mi sarei aspettato dei dialoghi tecnici un po’ più credibili. In fondo la Science Fiction dovrebbe partire da premesse (più o meno) scientifiche, qui la scienza non mi pare proprio di vederla.
Ora mi leggo la timeline e poi vediamo se cambio idea, perché il film quasi mi piace.
Veramente bello, visto ieri sera e ancora ci sto pensando, anche dopo aver letto un bel po’ di teorie in giro per la rete. Credo che tra qualche giorno me lo riguarderò, magari sottotitolato in italiano così da chiarire un paio di passaggi!
Stasera invece ho visto Reinassance, noir fantascientifico francese d’animazione, se ancora non l’hai visto te lo consiglio, è molto interessante, d’atmosfera e una vera gioia per gli occhi.
Lenny Nero
Non mi è chiara una cosa: io che non ho capito nemmeno bene Donnie Darko, lo devo guardare sto film o è meglio di no?