Adam
di Max Mayer, 2009
Il film scritto e diretto da Max Mayer rientra con facilità nella categoria "film che non hanno fatto la differenza": non arriverei a dire che mi abbia particolarmente infastidito, ma sono lungi dall’affermare che sia un film riuscito.
Sì, lo sguardo di Mayer è molto onesto e accorto. Sì, la performance di Hugh Dancy è misurata e credibile. Sì, Rose Byrne mi piace davvero tantissimo. Sì, il film riesce a evitare tutto sommato quasi ogni rischio patetico del dramma incentrato su una patologia, affrontando la sindrome di Asperger da un punto di vista differente, raccontando una storia d’amore originale e inusuale – o meglio, applicando i canoni di una love story normale a questo contesto ribaltato, trasformandola in una storia di accettazione e normalizzazione.
Il film però non va molto al di là di quest’idea e della sua innegabile sensibilità: troppo concentrato sulla correttezza della prospettiva, si dimentica di suscitare un qualsivoglia interesse che vada al di là delle prove d’attore, spostando l’asse di un film curioso e interessante a tanto così da un produzione Hallmark. Non è che sia un gran complimento.
La data d’uscita di gennaio è temporaneamente sparita, ma il film dovrebbe comunque uscire nei prossimi mesi nei cinema italiani, distribuito da 20th Century Fox.
No dai Hallmark no!
Beh forse non entrerà nella storia del cinema ma non è poi così male, a me è piaciuto, soprattuto il finale per nulla scontato.
E poi Rose Byrne che bella è???
Lenny Nero