L’uomo che fissa le capre (Men who stare at goats)
di Grant Heslov, 2009
Negli ultimi mesi, il film di Heslov ha avuto una notevole visibilità, anche nel nostro paese, accentuata senza dubbio da una delle più buffe locandine mai viste a memoria d’uomo e da un titolo altrettanto bizzarro, la cui motivazione risiede soprattutto nei protagonisti e nei ruoli che interpretano. In primis per la presenza di un baffutissimo George Clooney; ma effettivamente Goats ha uno dei cast meglio assortiti degli ultimi tempi. Ed è proprio grazie a loro (a patto di avere la fortuna di vederlo in lingua originale, ovviamente) e a un’ottima direzione d’attori che punta tutto sul contrasto riuscito tra la serietà del contesto e l’assoluta demenzialità delle situazioni raccontate (nonostante sia così importante per Heslov sottolineare che "c’è del vero"), che il film acquista valore: senza l’irresistibile talento leggero di Clooney e il fascino insito nel poter vedere Jeff Bridges interpretare un soldato hippie, Goats sarebbe una cosetta molto modesta. Una commedia antibellica indubbiamente divertente e di cui si apprezza la capacità di mettere uno accanto all’altro elementi incompatibili con un piglio tra il goliardico e il surrealista, ma con serissimi problemi a mantenere desta l’attenzione dopo la folgorante prima parte e in definitiva (te ne accorgi più o meno solo a film finito: io lo definirei un pregio) abbastanza inconsistente.
ma che problema hanno i ns distributori col plurale? (cfr. p enemies)
dario
Questa commedia mi attira quasi come una bella merda piena di mosche sopra.
a me ha convinto poco. e l’ho visto in originale eh. grandi attori, ottime performance, ma il film dopo l’incipit latita, non sa dove andare a parare, non riesce a scegliere un tono… e la noia è dietro l’angolino.
mi aspettavo grandi cose da questo film e invece se togliamo jeff bridges è davvero noioso!!
amelie