Il mondo dei replicanti, Jonathan Mostow 2009

Il mondo dei replicanti (Surrogates)
di Jonathan Mostow, 2009

Penso che sia estremamente interessante che siano usciti nel giro di così pochi mesi tre film come Avatar, Gamer e Surrogates: tre film che condividono non soltanto da un punto di vista narrativo una visione di un futuro forgiato dalla realizzazione tecnologica della telepresenza ma anche a livello teorico una vera ossessione per l’alterità e per l’incorporazione – simile in qualche modo a quella che alla fine degli anni ’90 aveva prodotto film come The Matrix, Strange Days o Nirvana.

Banalità, ma è un tema che senza dubbio meriterebbe di essere spolpato e sviscerato. Magari in altra sede, però: anche perché il film di Jonathan Mostow ne è la peggiore applicazione possibile. Involontariamente ridicolo fin dalle primissime battute per infelici scelte di casting e make-up, Surrogates fallisce sotto ogni punto di vista, sia come noiosissimo sci-fi-action movie (nonostante l’innegabile cura di alcune scene d’azione) che come improbabile pamphlet antitecnologico. Probabilmente perché è scritto con la mano sinistra e con il culo, il che non aiuta mai.

O forse perché Mostow mostra, come già ha fatto in in passato (Terminator 3, o di come quando azzecchi tre minuti di film faccia più male di quando lo sbagli del tutto) non solo di non avere (più?) personalità, e ci avremmo fatto il callo, ma anche di essere un regista senza un briciolo coraggio e di ironia. Neveldine & Taylor con Gamer su premesse simili hanno fatto una sciocchezza, d’accordo, ma almeno l’hanno buttata sul ridere e hanno puntato sul grottesco: Surrogates invece è un film palloso e reazionario che non osa mai spingersi al di là dello spendere il proprio budget ed è un bruttissimo film convinto di essere una gran bella serissima figata.

7 Thoughts on “Il mondo dei replicanti, Jonathan Mostow 2009

  1. utente anonimo on 1 febbraio 2010 at 21:58 said:

    " Un bruttissimo film convinto di essere una gran bella, serissima figata ", che per quanto mi riguarda è il peggio del peggio in materia di brutti film…

  2. La chiusura riassume in modo perfetto quella che è stata la mia sensazione. Davvero due ore buttate. E lo dice un feticista di Bruce Willis.

  3. avrebbero almeno potuto ingaggiare nicolino cage per consulenza parrucchini.

  4. utente anonimo on 2 febbraio 2010 at 12:03 said:

    Cazzo Bruce Willis col parucchino biondo mi ha distrutto la rétina!
    C’è un limite a tutto!
    Banjo

  5. concordo con questa rece, come con quella precedente

  6. devo essere sincero…me lo aspettavo così brutto che invece nonostante i difetti mi ha un pò sorpreso…

  7. utente anonimo on 5 febbraio 2010 at 22:37 said:

    Divertente nella sua assurdità. Da prendere alla leggera. Hansolo

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