Daybreakers
di Michael e Peter Spierig, 2009
Quanti sono i punti di vista da cui si può osservare l'immaginario vampiresco per poterne sfruttare al massimo le potenzialità commerciali? I fratelli Spierig provano a impostare una prospettiva interessante, adulta e radicata nella fantascienza più che nell'horror, quella del ribaltamento in cui i vampiri hanno vinto e gli umani hanno perso. Ma nonostante la buona idea, il loro film è brutto è dimenticabile, crolla sotto il peso di una messa in scena artificiosa e mortificante, di una fotografia tutto stile e niente ciccia, di personaggi di cui non te ne può fregare di meno, e di una scrittura poverissima tutta conflitti famigliari inespressi e schiocchi metaforoni sociologici, che nel territorio del genere non fa che prendere a piene mani da territori già esplorati, meglio, in passato. Ethan Hawke si impegna per bissare la sua mesta e memorabile performance in Gattaca, invano. L'idea degli umani "coltivati", uno dei dichiarati punti forti del film sia vivisamente che narrativamente l'avevamo vista, uguale uguale, in un altro film (indovinate quale) e non fa più alcun effetto. Un punto d'onore ad alcune scene horror particolarmente cazzute e sanguinolente, in particolare alla scena, finalmente un po' eccessiva e personale, della propagazione dell'antidoto in una squadra di poliziotti-vampiri (non si dice altro) ma c'è davvero poco altro, pochissimo, di cui essere contenti.
Nei cinema dal 26 marzo 2010
aspettavo 'sto film con ansia fin dai primi trailers apparsi in giro. ora, più ne leggo in grio, più mi passa la voglia di vederlo
no guarda, è proprio bruttissimo.
Dai bruttissimo bruttissmo no:)
Brutto, si, ma qualcosa di carino c'è.
La fotografia a me è piaciuta, complessivamente l'impatto visivo non è male (vedi appunto la scena finale con l'"antidoto"). Ok, forse non c'è molto altro da salvare, ma in giro c'è cmq molto di peggio.
E' che io ci speravo, e tanto (lo so, sono l'unico), visto che Undead pur essendo assolutamente imperfetto mi era sembrato al tempo divertente, fresco e pieno di idee.
Gli spierig sono ancora i miei fratelli registi australiani preferiti, insomma. Per abbandonarli aspetterò il prossimo film.
sempre io.
Leon
Daybreakers appartiene al rango dei film che potremmo denominare quelli che fanno un po' cacare su più livelli.
DP5
Sarò pazza, ma a me è piaciuto…non eccessivamente, ma mi è piaciuto. Raramente ci troviamo in disaccordo sull'apprezzamento o meno di un film, ma stavolta si.