Perdona e dimentica (Life during wartime)
di Todd Solondz, 2009
Mettiamo le cose in chiaro: Perdona e dimentica è un film imperdibile, che riapre le ferite di Happiness e lo fa con la consueta, tagliente e dolorosa precisione. Con uno stile inimitabile (anche se spesso imitato dal cinema indipendente americano) che mescola la provocazione dadaista alla ghost-story, l’autoriflessione cerebrale e il sovvertimento delle categorie morali e uno sguardo sornione, sarcastico e glaciale sulle umane vicende, e soprattutto con un senso dell’umorismo, crudelissimo e sfiancante, che non ha davvero eguali. Un film da recuperare a ogni costo, insomma. Tutto sommato però, indossati i panni del fan di Solondz che a Venezia litigò con diverse persone che attaccavano quel gran film di Palindromes con le motivazioni più imbecilli, ho avuto qualche problema con questo suo ritorno dietro la macchina da presa, dalla gestazione difficoltosa per tacere della sua distribuzione. La colpa l’ho voluta spesso dare al noioso appiattimento portato dal doppiaggio italiano (a fronte di un adattamento più che dignitoso, in verità) ma ho avuto anche la sensazione di assistere a un capitolo conclusivo più che a un film a sé stante, a una costola – preziosa e unica quanto volete, ma pur sempre una costola: un film che rappresenta un completamento, un’aggiunta, qualche volta una nota a pié di pagina. E troppo spesso una didascalia ad immagini e frasi che non ne avrebbero bisogno. Più necessario dunque per Solondz che per noi? Qualcosa del genere.
embè?
io spero che questa sia un'occasione per poi distribuire i suoi film in dvd in italia.
il riccio
Sarà..ma secondo me è anni luce da Happiness…noioso, ripetitivo, presuntuoso,…in una sola parola: inutile.
Servirà forse a lui, ma noi abbiamo già perdonato e dimenticato.
Certo però che se tutti i critici/snob/bloggerz dicono che è "imperdibile", lo sarà per sul serio!
tdk
perfettamente d'accordo con tdk, la cosa più bella del film è stata la pedalata che mi sono fatto per andare al cinema
sante