Prince of Persia: le sabbie del tempo, Mike Newell 2010

Prince of Persia: le sabbie del tempo (Prince of Persia: the sands of time)
di Mike Newell, 2010

Se si pensa ai (relativamente pochi) film con attori in carne e ossa tratti da famosi videogiochi il panorama, a parte alcune eccezioni (ma mai eccellenti) è piuttosto sconfortante: questo è il motivo per cui, alla fine, è difficile voler male a Prince of Persia. Tutto sommato, il film prodotto dalla Disney e da Jerry Bruckheimer con l’obiettivo dichiarato di diventare il loro nuovo Pirati dei Caraibi, è un lavoro onesto con un obiettivo non disprezzabile di per sé – ovvero riportare sullo schermo un cinema d’avventura per le masse: romantico, acrobatico, naif.

Obiettivo centrato: superato lo shock di metà del casting (Jake Gyllenhaal fuori parte e grossissimo, Ben Kingsley al contrario fin troppo in parte e ricoperto di cerone) ci si diverte quanto basta, accettato il fatto che Prince of Persia è un film che si brucia e si consuma nelle sue due ore, lasciando poco o niente di sé, e che la brillante trovata di sceneggiatura che dà il titolo al film è resa visivamente nel modo più cheesy che si possa immaginare: vi dirò, talmente pacchiana che lo conto quasi come un pregio – anche perché, si sa, quando c’è di mezzo il viaggio nel tempo io non capisco più niente.

Ma al di là dei saltelli e dell’azione, le cose migliori del film sono Gemma Arterton e Alfred Molina: sulla prima è giocato tutto l’impianto sentimentale del film, e la castissima attrice è così vergognosamente bella e fotogenica da distrarre spesso e volentieri dal resto, il che giova anche al film (tipo "non mi sono accorto della tal cazzata perché stavo guardando Gemma Arterton"); il secondo è invece il più classico comic relief, ma tutto giocato su una sequela di gag anacronistiche che ammiccano al presente (senza pretese di riflessione eh, tsk, giammai) e che – miracolo – qualche volta fanno ridere.

In tal senso, ci sarebbe poi una serie infinita di cose da dire sul soggetto del film e su come anch’esso ammicchi alla recente storia americana, nemmeno troppo velatamente (un intero esercito che, mal informato in cattiva fede, attacca città per cercare armi di distruzione che poi invece non c’erano? cose così), ma che passano immediatamente  in secondo piano, sparendo definitivamente e lasciando spazio a un cinema d’intrattenimento che, una tantum, e lasciando perdere cose come il terribile incipit con le scrittine e la vociona, poi riproposto paro paro nel finale, non fa male a nessuno.

Il fatto che poi da questo genere di progetti non esca mai un Predatori dell’arca perduta è un po’ un peccato, ma dipende da un fattore semplice semplice: che non c’è dietro uno Spielberg ma un Bruckheimer. Per quanto riguarda Newell, i tempi di Quattro Matrimoni e Donnie Brasco sono lontani, ma qui fa il suo mestiere in modo adeguato, confermando l’impressione già avuta negli anni passati confrontando ad esempio un film come il quarto bellissimo Harry Potter con Mona Lisa Smile – ovvero che sia ormai meglio come regista funzionale alla produzione che viceversa.

8 Thoughts on “Prince of Persia: le sabbie del tempo, Mike Newell 2010

  1. utente anonimo on 21 maggio 2010 at 17:33 said:

    Ma del film di Zampirone non ci dici niente? Guarda che è bello bello!!!!

    SuD

  2. Il film di Zampognone l'ho visto qualche giorno fa ed è in coda, nel senso che ne scriverò (spero) nei prossimi due-tre giorni al massimo.

    E sì, è bello.

  3. Il  trailer del film di zampaglione è molto inquietante. Non credo che riuscirò a vederlo. potrei morire di paura.

  4. Che vuol dire che un attore è fin troppo in parte?

  5. utente anonimo on 23 maggio 2010 at 01:10 said:

    Che ci crede troppo presumo, quando magari dovrebbe metterci un pizzico d'ironia (soprattutto in interpretazioni di questo tipo).
    Ci ho preso?

    Lenny Nero

  6. Peggio di Mario Bros, Double Dragon e Mortal Kombat non potrà mai essere, quindi…

    Promosso?  ^^

  7. Gemma Arterton! Gemma Artenton! Gemma Artenton!
    ..non ho altro da dire, vostro onore. (L'imputato si ricompone, ridiscende dal repentino entusiasmo, rimette su i suoi occhiali da sole anti-espressivi)

  8. gemma! gemma! gemma! viaggi nel tempo!

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